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    Da lunedì scatta la Fase 3: ecco cosa prevede il nuovo Dpcm firmato da Conte

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 11 Giu. 2020 alle 17:56 Aggiornato il 11 Giu. 2020 alle 22:38

    Coronavirus, il nuovo Dpcm sulla Fase tre

    Conte ha firmato il nuovo Dpcm per la cosiddetta Fase tre, che sostituirà quello firmato dalla presidenza del Consiglio il 16 maggio scorso e allenterà le misure di contenimento dell’epidemia da Coronavirus tutt’ora in vigore. Le disposizioni presenti nel decreto saranno valide fino al prossimo 15 luglio, in linea con la durata dei decreti varati in precedenza, da quando l’emergenza sanitaria è iniziata il 23 febbraio scorso in Italia. Come già anticipato dai ministri dello Sport e della Salute, Vincenzo Spadafora e Roberto Speranza, la più grande novità contenuta nel nuovo decreto è che a partire dal 12 giugno verrà consentito lo svolgimento degli avvenimenti sportivi, anche se a porte chiuse: al via quindi il Campionato di Serie A e la Coppia Italia. Per il calcetto, invece, bisognerà attendere ancora due settimane.

    “Ho firmato il Dpcm. Da domani ripartirà il calcio a porte chiuse con la Coppa Italia. Riprenderanno anche le sale scommesse, i teatri, i centri estivi. Restano sospesi discoteche, fiere, congressi”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio. “Le attività di sale giochi e scommesse riprendono se hanno il via libera preventivo delle regioni. Dal 25 giugno riprendono gli sport di contatto amatoriali, se le regioni li riterranno compatibili. Riaprono i centri estivi anche per bambini 0-3 anni. Riaprono cinema, teatri e concerti, al chiuso e all’aperto. Restano sospese le attività in sale da ballo, anche all’aperto. Restano sospese le fiere e i congressi. I corsi professionali potranno essere svolti in presenza. I centri termali e di benessere dovranno avere l’ok delle regioni. Per gli spostamenti da e per l’estero è aumentato a 5 giorni il periodo massimo di permanenza senza obbligo di quarantena”, ha continuato Conte. Ecco cosa prevede il nuovo decreto nel dettaglio.

    Nuovo Dpcm sulla Fase tre: riprendono le competizioni sportive

    Come recita la bozza del decreto che noi di TPI abbiamo visionato “a decorrere dal 12 giugno 2020 gli eventi e le competizioni sportive sono consentiti a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva, al fine di prevenire o ridurre il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano”.

    Anche le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, saranno nuovamente consentite. “A decorrere dal 25 giugno 2020 è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto“, recita il decreto. Significa cioè che si potrà di nuovo giocare a calcetto, basket, pallavolo o pallanuoto, compatibilmente con la situazione epidemiologica delle Regioni – che possono varare successive ordinanze per regolare lo svolgimento delle partite amatoriali – solo a partire dal 25 giugno. Nella bozza del decreto circolata nel pomeriggio, invece, la data prevista per la ripresa degli sport di contatto era il 15 giugno.

    Nuovo Dpcm sulla Fase tre: sale giochi e centri benessere

    Dal 15 giugno riaprono anche le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo, che si possono svolgere a seguito dell’individuazione di appositi protocolli o linee guida. Significa che anche queste attività saranno regolate dalle singole Regioni, compatibilmente con la situazione epidemiologica del territorio. Lo stesso discorso varrà per la riapertura di centri benessere, centri termali, centri culturali e centri sociali, prevista sempre a partire da lunedì prossimo.

    Nuovo Dpcm sulla Fase tre: Teatri, cinema, discoteche

    Il nuovo decreto della presidenza del Consiglio fornisce anche alcune linee guida sulle riaperture di cinema e teatri, che riapriranno da lunedì 15 giugno, come già previsto dal decreto del 16 maggio. Per gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, cinematografiche e da concerto, le attività si possono svolgere “con posti a sedere pre-assegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi”.

    Il numero massimo di spettatori è di 1.000 all’aperto e 200 al chiuso. Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti, e quindi anche le serate in discoteca, che secondo le indiscrezioni circolate fino ad oggi sarebbero dovute riaprire insieme a cinema e teatri. Le discoteche e le sale da ballo riapriranno invece il 14 luglio, sia all’aperto che al chiuso. Anche le fiere e i congressi resteranno chiusi. Le Regioni possono stabilire una diversa data di ripresa di queste attività, e anche un diverso numero massimo di spettatori per gli spettacoli a seconda delle dimensioni e delle caratteristiche specifiche dei luoghi.

    Nuovo Dpcm sulla Fase tre: misure confermate

    Resta l’obbligo di rimanere nel proprio domicilio in caso di febbre sopra i 37,5 gradi. L’attività motoria è consentita mantenendo la distanza di sicurezza di due metri, così come la possibilità di svolgere attività ludiche nei parchi. Nessun cambiamento per quanto riguarda invece le funzioni religiose, la chiusura delle scuole, le regole da seguire nei negozi e nei ristoranti e l’apertura degli stabilimenti balneari. Rimane l’invito alle aziende di ricorrere il più possibile all’home working.

    Infine, si conferma l’apertura dei musei, ma tenendo conto delle dimensioni e del numero di visitatori, che deve essere regolato in modo da evitare gli assembramenti. “Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura è assicurato a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100.000 l’anno), garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”, prevede la bozza.

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