La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha denunciato il sindaco di Messina Cateno De Luca per vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate.
Dopo due giorni di violenti attacchi da parte del sindaco di Messina che ha provato a fermare l’ingresso in Sicilia di persone che avevano tutto il diritto di farlo e che per questo erano passate ai puntuali controlli delle forze dell’ordine dalle città di partenze, Lamorgese ha segnalato all’autorità giudiziaria il comportamento del sindaco Cateno De Luca.
“Sono stati segnalati all’autorità giudiziaria i comportamenti tenuti dal sindaco di Messina perché censurabili sotto il profilo della violazione dell’articolo 290 del Codice penale (vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze armate)”. Lo riferisce in una nota il Viminale. La decisione è stata assunta dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, a seguito delle “parole gravemente offensive, e lesive dell’immagine per l’intera istituzione che lei rappresenta, pronunciate pubblicamente e con toni minacciosi e volgari. Proprio in una fase emergenziale in cui dovrebbe prevalere il senso di solidarietà e lo spirito di leale collaborazione, le insistenti espressioni di offesa e di disprezzo, ripetute per giorni davanti ai media da parte del primo cittadino di Messina all’indirizzo del ministero dell’Interno, appaiono inaccettabili, e quindi censurabili sotto il profilo penale, per il rispetto che è dovuto da tutti i cittadini – e a maggior ragione da chi riveste una funzione pubblica anche indossando la fascia tricolore – alle istituzioni repubblicane e ai suoi rappresentanti”.
In un video il sindaco della città siciliana aveva detto: “Ministro degli Interni con tutto il rispetto: vai a vaffanc***! Siete degli impostori, degli imbroglioni!”.
Ecco un video che rimarrà per sempre nella storia… #CatenoDeLuca, sindaco di #Messina: “Ministro degli Interni (#Lamorgese) con tutto il rispetto: vai a vaffancu@@! Siete degli impostori, degli imbroglioni!” #RadioSavana #CoronaVirus #COVID19 pic.twitter.com/YBqzDXZ1we
— RadioSavana (@RadioSavana) March 23, 2020
In un altro intervento si era scagliato contro il ministro della Salute Speranza e sempre contro la ministra Lamorgese: “Il ministro della Salute Roberto Speranza, per intenderci quello del provvedimento che autorizza la gente a uscire di casa per fare il giro del palazzo, insieme al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che per intenderci è colei che con un colpo di penna mi può revocare dal mio ruolo di sindaco, hanno partorito l’ennesimo provvedimento che prevede misure urgenti a evitare il contagio sull’intero territorio nazionale. Allo scopo di contrastare il Covid-19 hanno disposto il divieto a tutti, di trasferirsi da un comune all’altro, sia con mezzi pubblici che privati”.
“Il principio è: dove siamo restiamo” – proseguiva il sindaco – “Poi tali ministri insipidi aggiungono le solite porcherie come: ‘salvo comprovate esigenze lavorative’. Dovete smetterla di emanare provvedimenti se poi non avete la forza di farli applicare perché è un’umiliazione per me che sono in trincea e non nei Palazzi dorati. E’ umiliante anche per chi continua a stare murato in casa. Cari ministri, prefetti e questori, organizzatevi perché io stasera sarò lì, a non fare passare nessuno. Non ci lasceremo più prenderci in giro: si deve realmente schierare l’esercito sulle sponde dello Stretto”.
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