“L’Italia rischia 800mila morti per Coronavirus”: il file segreto del Ministero
A gennaio 2020, quando il Coronavirus era affare quasi esclusivo della Cina, il Ministero della Salute italiano elaborò un documento secondo cui l’Italia rischiava fino a 800mila morti per Covid-19. Per non scatenare il panico tra i cittadini, quel documento fu coperto da segreto. Lo rivela il Corriere della Sera nell’edizione di oggi, martedì 21 aprile, citando una fonte iper qualificata: Andrea Urbani, direttore generale della Programmazione sanitaria del ministero.
Intervistato dalla giornalista Monica Guerzoni, Urbani dice: “Già dal 20 gennaio avevamo pronto un piano secretato e quel piano abbiamo seguito. La linea è stata non spaventare la popolazione e lavorare per contenere il contagio. Se il governo non avesse adottato le zone rosse e le altre misure di contenimento l’Italia avrebbe avuto tra i 600 mila e gli 800 mila morti”.
In quel documento, secondo quanto ricostruito, sarebbero stati delineati tre possibili scenari rispetto alla diffusione del Coronavirus in Italia, il peggiore dei quali ipotizzava appunto un bilancio di 600-800mila vittime. Proprio questa drammatica previsione avrebbe spinto ministro Roberto Speranza e il Comitato tecnico scientifico a non divulgare il file.
Ad oggi, quello scenario sembra scongiurato: i morti da Covid-19 in Italia finora sono poco meno di 25mila, dato che comunque fa del nostro Paese uno dei più colpiti a livello mondiale. “Si può sempre fare meglio, ma siamo stati investiti da uno tsunami, che ha colpito l’Italia come primo Paese in Europa, sottolinea Urbani. “Con il senno di poi, sarebbe stato meglio un lockdown immediato. Ma allora c’erano solo i due cittadini cinesi e si è deciso di assumere scelte proporzionate”.
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