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    Decreto coronavirus, ecco tutte le misure varate dal governo

    Zona rossa, gialla e resto d’Italia: ecco cosa prevedono le misure di contenimento e prevenzione adottate dal governo Conte bis

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 1 Mar. 2020 alle 21:30 Aggiornato il 1 Mar. 2020 alle 22:16

    Decreto coronavirus, ecco tutte le misure varate dal governo

    La zona rossa, la zona gialla e il resto d’Italia. Un paese diviso in 3 aree d’interesse quello che emerge dall’emergenza Coronavirus in un quadro che non muterà almeno sino al prossimo 8 marzo. Il governo ha firmato un decreto che prevede misure speciali per queste zone. Vediamo di quali aree parliamo e di quali provvedimenti si tratta.

    – La zona rossa riguarda comuni di Lombardia e Veneto (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini; e in Veneto il comune di Vò).

    – La zona gialla riguarda Emilia Romagna, resto della Lombardia, il resto del Veneto, le province di Pesaro e Urbino, Savona.

    – Infine una terza area geografica di riferimento, estesa a tutto il resto del paese.

     

     

    Cosa prevedono le misure del decreto varato dal governo:

    Zona rossa

    Nella zona rossa vige il divieto di allontanamento da parte di tutti gli individui; il divieto di accesso, la sospensione di manifestazioni e iniziative, la chiusura delle scuole, la sospensione dei viaggi d’istruzione, la chiusura dei musei e degli altri istituti culturali, la sospensione dell’attività dei pubblici uffici (salvo per i servizi essenziali), la sospensione delle procedure concorsuali, la chiusura di tutte le attività commerciali ad esclusione di quelle di pubblica utilità, la sospensione dei servizi di trasporto, la sospensione delle attività delle imprese ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali.

    Zona gialla

    Nella zona gialla con il decreto del governo vengono sospesi eventi e manifestazioni sportive, incluse le trasferte da parte dei tifosi. Sospese altresì le manifestazioni di carattere “non ordinario” incluse quelle di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso (cinema, teatri, discoteche etc.). L’apertura dei luoghi di culto sarà condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone. Le scuole di ogni e grado resteranno chiuse.

    I musei saranno aperti a condizione che assicurino modalità di fruizione contingentata. I concorsi pubblici sono sospesi. Bar e ristoranti potranno espletare i servizi a condizione di servire solo clienti con il posto a sedere e gli avventori dovranno restare a un metro di distanza.

    Limitato l’accesso per i visitatori alle strutture di degenza. Sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico. Chiusi i centri commerciali nel weekend nelle province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona. In Lombardia e nella provincia di Piacenza chiuse palestre, centri sportivi e centri termali. Gli uffici giudiziari avranno orario ridotto.

    Nel resto del Paese

    Con il decreto varato dal governo verranno applicate nuove misure di prevenzione anche in tutto il resto del paese, e in tutte le scuole di ordine e grado. Soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani saranno messe a disposizione negli edifici della pubblica amministrazione e nei locali aperti al pubblico. Le aziende di trasporto pubblico adotteranno interventi straordinari per la sanificazione. Nelle procedure concorsuali saranno adottate misure per ridurre i contatti tra i candidati.

    Coloro che dal 14 febbraio hanno fatto rientro dalla Cina, o dalla zona rossa italiana, devono darne comunicazione alla propria Asl. Agevolate le forme di telelavoro. I viaggi di istruzione sono sospesi fino al 15 marzo.

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