Decreto Coronavirus: le misure del governo
È arrivato il decreto coronavirus, con cui il governo farà fronte all’emergenza sia in termini sanitari che economici. In pratica, il Covid-19 divide l’Italia in tre, almeno fino all’otto marzo. In questo secondo decreto, più specifico del primo, ci sarà una zona rossa (in Lombardia i comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini; in Veneto il comune di Vò), una zona gialla (L’Emilia Romagna, la Lombardia, il Veneto, le province di Pesaro e Urbino, Savona), e poi si aggiungono misure valide per tutto il territorio nazionale (Qui il testo completo del primo decreto del 1 marzo).
L’approvazione del decreto sarà probabilmente venerdì 6 marzo (ma non è escluso uno slittamento alla prossima settimana), e comunque dopo aver ottenuto il via libera del parlamento allo scostamento temporale dal saldo strutturale per 3,6 miliardi, il governo porterà in Consiglio dei ministri un decreto a sostegno dei settori che sono stati travolti dall’emergenza (QUI TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA).
La spesa per il decreto coronavirus
Si tratta soprattutto di misure di sostegno alle imprese oltre la zona rossa del coronavirus, per aiutare, su tutto il territorio nazionale, ma con una graduazione degli interventi per zone, i settori più colpiti, a partire dal turismo, dalla logistica e dai trasporti.
Per ora resta ferma l’intenzione di spendere 3,6 miliardi, coprendoli interamente con un aumento dello 0,2 per cento del deficit 2020, che sarà autorizzato nei prossimi giorni col voto del Parlamento. Ma il governo, anche negli incontri con le parti sociali, ha confermato che, più avanti, ci sarà un terzo provvedimento, più strutturale, finalizzato al rilancio degli investimenti.
Le critiche di Matteo Salvini
Non c’è unione sulle misure contro il coronavirus, l’opposizione frena. Secondo Matteo Salvini i 3,6 miliardi non bastano. Il leader del Carroccio è andato subito all’attacco: “Stanziare 3,6 miliardi di euro per soccorrere l’economia italiana in ginocchio è come dare un’aspirina a chi ha la broncopolmonite. Ne servono almeno 50. La Verità? Una mancetta”. E il Pd che lo accusa di “sparare via social numeri a caso”.
Cosa prevede il decreto
Nel decreto coronavirus sono in arrivo: estensione della cassa integrazione in deroga, per ora prevista solo nelle zone rosse; aumento del fondo di garanzia per l’acceso al credito delle piccole e medie imprese; indennizzi alle aziende e ai lavoratori autonomi che abbiano subito danni rilevanti (per esempio un calo del fatturato oltre il 25 per cento), che potrebbero prendere la forma di uno sconto sulle tasse (credito d’imposta). Parte delle risorse saranno inoltre destinate al potenziamento del servizio sanitario (assunzione di medici e infermieri).
Decreto coronavirus: le zone rosse
Mentre per quanto riguarda le misure di contenimento ci sarà il divieto di allontanamento da parte di tutti gli individui presenti nelle zone rosse; il divieto di accesso, la sospensione di manifestazioni e iniziative, la chiusura delle scuole, la sospensione dei viaggi d’istruzione, la chiusura dei musei e degli altri istituti culturali, la sospensione dell’attività dei pubblici uffici (salvo per i servizi essenziali), la sospensione delle procedure concorsuali, la chiusura di tutte le attività commerciali ad esclusione di quelle di pubblica utilità, la sospensione dei servizi di trasporto, la sospensione delle attività delle imprese ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali.
In questi territori sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive, le trasferte dei tifosi. Il decreto però consente lo svolgimento delle competizioni a porte chiuse. Sospese anche tutte le manifestazioni di carattere “non ordinario” comprese quelle di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso (cinema, teatri, discoteche). L’apertura dei luoghi di culto sarà condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone. Le scuole di ogni e grado resteranno chiuse.
I musei saranno aperti a condizione che assicurino modalità di fruizione contingentata. I concorsi pubblici sono sospesi. Bar e ristoranti potranno espletare i servizi a condizione di servire solo clienti con il posto a sedere e gli avventori dovranno restare a un metro di distanza. Ci sarà una limitazione dell’accesso dei visitatori alle strutture di degenza. Sono sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico. Nelle province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona è prevista la chiusura nel fine settimana dei grandi centri commerciali. In Lombardia e nella provincia di Piacenza resteranno chiuse palestre, centri sportivi e termali. Gli uffici giudiziari potranno avere un orario ridotto.
Misure su tutto il territorio nazionale
Misure di prevenzione saranno affisse in tutte le scuole di ordine e grado. Soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani saranno messe a disposizione negli edifici della pubblica amministrazione e nei locali aperti al pubblico. I sindaci promuoveranno la diffusione delle informazioni nei locali commerciali. Le aziende di trasporto pubblico adotteranno interventi straordinari per la sanificazione. Nelle procedure concorsuali saranno adottate misure per ridurre i contatti tra i candidati. Chi a partire dal 14 febbraio sia tornato dalla Cina o dalla zona rossa italiana deve fornire comunicazione alla propria Asl. Vengono agevolate forme di telelavoro.
Decreto coronvirus, cosa dice l’Oms
Nonostante dai mercati si rilevano ancora segnali preoccupanti, con lo spread che ha chiuso a 177 e la Borsa di Milano ha perso l’1,5 per cento, l’Oms ha espresso “pieno sostegno alle misure adottate dall’Italia per fronteggiare l’emergenza di nuovo coronavirus e la disponibilità a offrire ogni strumento di piena collaborazione da parte dell’Oms”. “È una sfida globale che i paesi devono affrontare tutti insieme”, ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza.
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