Il premier Giuseppe Conte ha annunciato una svolta sulla posizione del governo in merito alla Tav Torino-Lione, spiegando che l’esecutivo è ora favorevole alla realizzazione dell’opera.
“I fondi europei sono soltanto per il Tav, non realizzarlo costerebbe molto più che completarlo. Lo dico pensando all’interesse nazionale, unica stella polare di questo governo. Questa è la decisione del governo, ferma restando la sovranità del Parlamento”, ha dichiarato Conte nella serata di martedì 23 luglio in una diretta video su Facebook.
“Sono intervenuti fatti nuovi di cui dobbiamo tenere conto, nella risposta che venerdì il governo dovrà dare per evitare la perdita dei finanziamenti europei”, ha spiegato. “L’Europa si è detta disponibile ad aumentare il finanziamento. Per la tratta nazionale l’Italia potrebbe beneficiare del finanziamento del 50 per cento. Ulteriori finanziamenti saranno disponibili grazie all’impegno del ministro Toninelli, che ringrazio pubblicamente”.
Si tratta, come detto, di una svolta per il governo: lo stesso premier il 7 marzo scorso aveva spiegato di essere personalmente contrario alla realizzazione dell’opera, su cui pesa un forte contrasto tra le due forze che reggono la maggioranza (il M5S è notoriamente contrario, mentre la Lega la appoggia).
Conte ha ricordato che il 18 giugno 2019 la Francia si è espressa a favore della Tav: “Se volessimo bloccare l’opera non lo potremmo fare, condividendo questo percorso con la Francia”, ha fatto notare. “Non potremmo confidare sul mutuo dissenso degli altri protagonisti, Francia ed Europa. A queste condizioni, solo il parlamento potrebbe adottare una decisione unilaterale viste anche le leggi di ratifica adottate dalle Camere”.
“La decisione di non realizzare l’opera non comporterebbe solo la perdita dei finanziamenti, ma anche tutte le conseguenze con la Francia. L’impatto finanziario per l’Italia è destinato a cambiare per l’apporto della Unione europea e potrebbe ulteriormente ridursi con la Francia”.
La reazione di Di Maio
Poco dopo l’annuncio di Conte è arrivata la replica del vicepremier M5S Luigi Di Maio, che ha preso le distanze ribandendo il no del Movimento alla Tav Torino-Lione.
“Rispetto Conte, ma per il Movimento 5 Stelle l’opera è dannosa. Si esprimano le Camere”, ha spiegato in un post Facebook il capo politico pentastellato. “Sarà il Parlamento a dover decidere se è più importante la tratta Torino-Lione, cioè se è più importante fare un regalo ai francesi e a Macron, piuttosto che realizzare, ad esempio, l’alta velocità verso Matera, capitale europea della cultura, o la Napoli-Bari”.
Il commento di Salvini e l’attacco di Zingaretti
Soddisfatto il vicepremier leghista Matteo Salvini: “La Tav si farà, come giusto e come sempre chiesto dalla Lega. Peccato per il tempo perso, adesso di corsa a sbloccare tutti gli altri cantieri fermi!”, ha commentato.
Dall’opposizione, invece, il segretario Pd, Nicola Zingaretti, attacca il governo: “Nella migliore delle ipotesi abbiamo perso più di un anno. Nella peggiore un altro giro di valzer che non poterà a nulla. Povera Italia”.
“Ci hanno messo un mese per capire che non bisognava uscire dall’euro. Tre mesi per capire che gli 80 euro andavano tenuti. Sei mesi per capire che la fatturazione elettronica serviva”, commenta l’ex premier ed ex leader dei dem, Matteo Renzi. “Ora dopo appena un anno dicono di sì alla tav. Non sono cattivi: è che ci arrivano dopo. Basta avere pazienza, il tempo è galantuomo”.
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