Il discorso di Conte oggi al Senato sul caso dei fondi russi alla Lega
C’era grande attesa in Senato nel pomeriggio di oggi, mercoledì 24 luglio, per il discorso del premier Giuseppe Conte, che ha riferito a Palazzo Madama sul caso dei presunti fondi russi alla Lega [qui la ricostruzione completa del caso]. I senatori del Movimento Cinque Stelle hanno abbandonato l’aula poco prima che il premier iniziasse il suo discorso per protesta contro la decisione di Conte di dire sì alla Tav.
Nel discorso di Conte in Senato è stata confermata la presenza del leghista Gianluca Savoini a Mosca nei giorni dell’ottobre 2018 in cui si sarebbero svolti gli incontri sulla presunta trattativa per il finanziamento dal Cremlino al Carroccio.
“Non mi sono mai sottratto all’interlocuzione con il Parlamento”, ha esordito Conte. “E non vi sarà sfuggito che nelle occasioni che sin qui mi sono state offerte ho sempre cercato di essere presente. Il confronto tra governo e parlamento è la vera essenza della forza di governo. Assicuro il mio personale impegno per migliorare il dialogo tra governo e parlamento”.
“Da questo consesso ho ricevuto la fiducia per l’incarico di presidente del consiglio e in questo consesso tornerò ove maturassero le condizioni per la cessazione anticipata del mio incarico”, ha sottolineato il premier.
Conte poi è entrato nel merito della vicenda. “Sulla base delle informazioni disponibili”, ha spiegato, “posso precisare che Savoini non riveste e non ha rivestito incarichi per conto di questo governo”. La visita ufficiale a Mosca di Salvini nell’ottobre 2018, ha sottolineato Conte, “è stata organizzata dal ministero dell’Interno”: gli eventi successivi erano di “carattere privato”. Conte, poi, ha affermato di “non aver ricevuto informazioni dal ministro su questo”.
Il premier ha smentito una linea filo-russa per interessi privati. “Le posizioni assunte dal governo in particolare nei confronti della Russia risalgono a un confronto tra le due formazioni politiche che hanno dato vita al contratto di governo”. “La nostra linea di politica internazionale non è stata mai guidata dalle relazioni che forze politiche del nostro paese abbiano potuto intrattenere con forze politiche di altri paesi”, ha rimarcato Conte.
Sull’indagine per corruzione internazionale che la Procura di Milano sta portando avanti circa i presunti fondi russi alle Lega, Conte ha dichiarato che “allo stato attuale non vi sono elementi tali per intaccare la fiducia che provo per gli elementi di questo governo”.
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Al discorso di Conte in Senato non ha partecipato il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che non si è presentato in Senato a riferire sul caso, né ha ascoltato quello che aveva da dire Conte. Il leader della Lega aveva detto che lo avrebbe fatto, ma alle stessa ora ha poi convocato il Comitato per l’ordine e la Sicurezza. “Non intervengo su una cosa che non esiste. Sono tutte balle”, ha poi tagliato corto il ministro Salvini.
Secondo quanto riferisce La Repubblica, la strategia sulla gestione della vicenda è stata suggerita dalla ministra della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno.
Matteo Renzi aveva chiesto di intervenire, dopo il discorso di Conte, ma così non è stato. “Oggi il Governo è in aula per parlare di Russia, rubli, 49 milioni di euro. Avevo chiesto di poter intervenire contro Salvini a nome del Pd. La cosa ha suscitato polemiche interne dentro il partito da parte dei senatori vicini alla segreteria. E siccome ritengo assurdo che nel giorno in cui Salvini deve parlare dei suoi guai, una parte del PD attacchi me ho deciso di rinunciare all’intervento, ringraziando comunque il Presidente Marcucci per la disponibilità”, ha scritto Renzi su Facebook.
“Penso che ci sia chi continua ad attaccare il Matteo sbagliato. Ma penso anche che non valga la pena dividersi su questo: sarò in aula ad applaudire il collega che parlerà a nome del Pd. E poi alle 19 farò una diretta Facebook dicendo ciò che penso della vicenda Salvini e non solo. Ci vediamo stasera alle 19 su Facebook, buona giornata a tutti!”.
La richiesta del dibattito era arrivata la settimana scorsa dal Pd.
Intanto, secondo fonti interne ai due partiti, il caso Moscopoli avrebbe avuto l’effetto di aumentare le distanze tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
Nella giornata di ieri, invece, Giuseppe Conte aveva preso una netta posizione a favore della Tav. “I fondi europei sono soltanto per il Tav, non realizzarlo costerebbe molto più che completarlo. Lo dico pensando all’interesse nazionale, unica stella polare di questo governo. Questa è la decisione del governo, ferma restando la sovranità del Parlamento”, ha dichiarato il premier in diretta video su Facebook.
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