Conte: “Salvini? Insulta e si butta a terra per dirsi insultato. Oggi i citofonatori sono rimasti a casa”
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte commenta i risultati delle elezioni in Emilia Romagna e in Calabria all’indomani del voto e critica duramente l’ex alleato di governo, il leader della Lega Matteo Salvini.
Il segretario del Carroccio “ha impostato la sua campagna elettorale in un certo modo ed è stato sconfitto. Oggi i citofonatori sono rimasti a casa”, ha detto Conte, ospite della trasmissione Otto e mezzo su La7.
“La rabbia è un sentimento che non mi appartiene, lui è molto abile dal punto di vista comunicativo”, prosegue il premier, replicando a Salvini. “È come quei giocatori che fanno fallo e si buttano per terra per dire che gli hanno fatto fallo. Lui insulta e si butta per terra per dire ‘sono stato insultato’. Nessun odio, né rancore”, puntualizza.
Sul Movimento Cinque Stelle dice: “Non mi preoccupa la parabola del M5S, non hanno mai brillato a livello territoriale. È un movimento, non hanno una solida base organizzativa territoriale. Hanno una fase di transizione che preluda agli stati generali, aspetterei a valutarli. Credo che a marzo, dopo gli Stati generali, avremo un M5S rigenerato”.
Poi si rivolge al popolo leghista: “Chi è stato ministro dell’Interno e ora è leader dell’opposizione ha tutte le opportunità di entrare in una caserma dei Carabinieri e fare delle segnalazioni. Ma andare a citofonare a un privato cittadino…io avevo detto già dopo le Europee che non sarebbero stati più accettabili strappi istituzionali, ci sono state varie occasioni in cui ho invitato Salvini a rispettare le regole”.
Il leader della Lega “ha personalizzato il voto ed è stata una sua sconfitta personale”, osserva Conte.