Conte a Taranto: rilanceremo la città
Oggi, martedì 24 dicembre, il Premier Giuseppe Conte si è recato a Taranto per incontrare i medici dell’ospedale Santissima Annunziata e per fare gli auguri di Natale agli operai dell’ex Ilva.
Accompagnato dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal prefetto Antonella Bellomo e dai vertici locali delle forze dell’ordine, Conte ha visitato alcuni reparti dell’Ospedale, tra cui l’Oncoematologia pediatrica intitolato qualche giorno fa a Nadia Toffa, la giornalista delle Iene scomparsa lo scorso agosto.
Durante la sua visita, all’esterno dell’ospedale si è riunito un gruppo di attivisti di comitati e movimenti che chiede la chiusura dell’impianto siderurgico dell’ex Ilva, la bonifica con il reimpiego degli operai e la riconversione economica del territorio.
“Stiamo lavorando al piano industriale, abbiamo ormai confermato che ci sarà il coinvolgimento dello Stato, lo Stato ci metterà la faccia. Vogliamo migliorare questo piano, renderlo sempre meno carbonizzato, lo Stato è una garanzia per tutti”, ha detto il premier ai cronisti subito dopo la visita in Ospedale, e ha aggiunto:
“Sono qui per portare la testimonianza dell’attenzione e della premura per questa comunità ferita. Quando sono venuto qui ho promesso che il sistema Italia avrebbe lavorato per alleviare le sofferenze”.
“Alcune misure le abbiamo approvate, altre le approveremo. Nel complesso sta venendo una bella risposta che offriamo per il rilancio di questa città. Sono molto fiducioso, l’Italia è membro del G7, è impossibile che l’Italia non riesca a risollevare una città”, ha poi aggiunto.
Dopo il varo definitivo della manovra di Bilancio lunedì 23 dicembre, il governo nei prossimi giorni sarà chiamato proprio a discutere il decreto “cantiere Taranto” sul futuro dello stabilimento Siderurgico.
Ai giornalisti che lo hanno accusato di essere all’ex Ilva di Taranto a Natale per una passerella, Conte ha risposto: “No, è una passerella perché ci siete voi. Io non vi ho chiamato. Ora, per favore, non mi seguite, andate dalle vostre famiglie, come è giusto che sia”.