Governo Pd M5S, Conte a Travaglio: “Definirmi M5S è una formula inappropriata. Programma unico”
Il premier incaricato Giuseppe Conte è intervenuto durante il Festival della Versiliana, organizzato dal Fatto quotidiano, che si sta tenendo in questi giorni a Marina di Pietrasenta (Lucca). Il presidente del Consiglio, alle prese con le trattative per formare una nuova maggioranza con M5S e Pd, ha dialogato con Marco Travaglio, Peter Gomez e Antonio Padellaro. Conte ha rivelato durante il collegamento da Palazzo Chigi la sua intenzione riguardo al programma di governo Pd-M5S: “Non ci saranno più sensibilità rispettive ma un unico programma condiviso dove sarà difficile, e questo è il mio obiettivo, distinguere una misura, un obiettivo che sta a cuore all’una o all’altra forza politica” (qui la diretta di TPI sul governo).
Sulla squadra dei ministri Conte ha detto: “Chiederò indicazioni, anche aperte”. Al direttore de Il Fatto quotidiano Marco Travaglio che gli chiedeva se saranno incensurati, Conte ha risposto con una bordata: “Essere incensurati non è qualità per governare, ma una premessa indispensabile”.
Conte sulla trattativa per il programma di governo Pd M5S: “Sta andando bene”
Sulle trattative di governo Pd M5S Conte ha detto che “stanno andando bene, è un momento in cui sto lavorando al programma, è importante un programma che si dia una visione del Paese, una prospettiva di governo”.
“Vedo un buon clima di lavoro”, ha aggiunto il premier incaricato. “Da questo punto di vista sono convinto assolutamente che tutti sono disponibili ad accantonare il passato e a concentrarsi su questo importante progetto che riguarda l’intero Paese”.
A una domanda su cosa voglia dire per lui discontinuità, Conte ha risposto: “Aprire un’ampia stagione riformatrice per il Paese, mettere in primo piano una visione del Paese di economia sostenibile, economia circolare. Fare cose non stratosferiche ma che andavano fatte e non siamo riusciti a farle, e farle con la massima determinazione. È la più grande sfida”.
“Il tema dei ministri adesso non è la massima premura, in questo momento è il programma”, ha dichiarato il premier incaricato. “E definendo le linee strategiche chiederò indicazioni in modo da consentirmi di scegliere la migliore squadra”.
A una domanda su quando i rapporti nella precedente maggioranza si siano incrinati, dopo le elezioni europee, Conte ha risposto: “Invito a riconsiderare la mia conferenza del 3 giugno, lì c’era tutto. È quella in cui ragionavo di lealtà e collaborazione e la declinavo facendo 5-6 esempi concreti”.
Conte: “Non sono un premier per tutte le stagioni. Definirmi del M5S è inappropriato”
“L’ho dimostrato con i fatti che non sono un premier per tutte le stagioni, quando al Senato è stata ritirata la mozione di sfiducia, quindi concretamente mi è stata proposta una rinnovata stagione, l’ho rifiutata”.
“Sto ricevendo tanti messaggi da parte dei leader che ho conosciuto in questi 14 mesi, in particolare tanti segni di apprezzamento”, ha dichiarato Conte. “Questo fa piacere e lo considero un ottimo auspicio per avviare un’esperienza di governo in cui l’Italia può giocare da protagonista in questa nuova legislatura. Mi piacerebbe molto che l’Italia possa dare un contributo critico per adeguare il patto di stabilità al nuovo clima economico, alla nuova prospettiva economica”.
Conte ha commentato inoltre l’intervento di Beppe Grillo sul possibile governo Pd M5S, definendolo “condivisibile per quanto riguarda l’impostazione, Grillo ha disegnato il futuro, ci invita a guardare in visione prospettica”.
“Mi conforta il fatto che per le due forze politiche disponibili a sostenere questo progetto, abbiano molta consonanza nei punti programmatici. Confido che anche altre forze che hanno dato disponibilità potranno riconoscersi in questi punti programmatici”.
Riguardo alla sua figura come esponente M5S o come figura terza nel governo col Pd Conte ha chiarito: “Bisogna attenersi ad alcuni dati di fatto oggettivi. Io non sono iscritto al M5S, non partecipo alle riunioni del gruppo dirigente politico, non ho mai incontrato i gruppi parlamentari, anzi mi piacerebbe farlo per spiegare il programma. Resta il dato che c’è molta vicinanza, li conosco da tempo, lavoro con il M5S molto bene e il Movimento mi ha designato come ministro”.
“Chi sbarca in Italia sbarca in Europa. Detto questo, non sarebbe affatto saggio pensare che non occorra perseguire una politica seria, rigorosa sull’immigrazione”, ha detto il premier incaricato sul tema dell’immigrazione.
Infine, Conte ha confermato che entro l’inizio della prossima settimana, martedì o al massimo mercoledì, è la scadenza che si sono date le forze politiche (Pd e M5S) per la formazione del governo.