Giuseppe Conte e il Pd ai ferri corti sul Mes. A riportarlo è un retroscena di Repubblica a firma di Tommaso Ciriaco. La conferenza stampa di ieri del premier, segnata tra le altre cose dagli attacchi a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, è arrivata al termine di una giornata convulsa, preceduta da un lungo vertice coi i partiti della maggioranza di governo. Un vertice in cui sarebbe stato in particolare il Partito Democratico ad alzare i toni. Ai dem non va giù la posizione oltranzista del Movimento Cinque Stelle sul Mes (“non lo useremo mai”). Dario Franceschini, secondo quanto riporta Repubblica, avrebbe incalzato il premier per gli attacchi dei grillini al ministro Gualtieri dopo l’Eurogruppo. Attacchi inaccettabili, secondo Franceschini.
Sullo sfondo la questione più generale del Mes, con Riccardo Fraccaro che ha sintetizzato la posizione pentastellata durante il vertice: “La posizione dell’esecutivo è chiara. No al Mes, né ora né mai”. Un’uscita che ha scatenato la rabbia di Franceschini, che ha replicato: “Non parli a nome del governo”. Il Pd e Italia Viva sono più possibilisti su un Mes senza condizioni, e hanno apprezzato la parte finale dell’intervento di Conte, che nella sua conferenza stampa ha aperto a questa possibilità. Durante il vertice, però, lo stesso Luigi Di Maio era stato netto: “Noi i soldi del Mes non lo vogliamo!”.
Il Partito Democratico, secondo quanto riporta Ciriaco, si sarebbe mostrato insofferente nei confronti di un presidente del Consiglio troppo poco pragmatico, schiacciato sulla linea pentastellata e, di conseguenza, incapace di difendere le trattative portate avanti all’Eurogruppo da Gualtieri. Dopo la conferenza stampa, e l’apertura di Conte sul Mes senza condizioni, c’è stata però la schiarita coi dem, anche se la trattativa con l’Europa resta in salita e le posizioni nella maggioranza non sono univoche, con Italia Viva che, ancor più del PD, considera importanti le risorse del Mes per le spese sanitarie.
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