Conte incontra il segretario generale Onu Antonio Guterres
Il premier Giuseppe Conte incontra oggi, mercoledì 18 dicembre 2019, a Roma il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. L’incontro con il segretario Onu ha luogo a Villa Madama.
“La presenza di Guterres – ha detto Conte dopo il bilaterale – testimonia l’intensità del legame che unisce l’Italia all’Onu, di cui il prossimo anno festeggeremo il 75esimo anniversario. L’Italia crede fermamente nel multilateralismo efficace per affrontare le sfide globali. Siamo fermi sostenitori dell’azione dell’Onu con cui condividiamo valori come pace, sicurezza, lotta alle diseguaglianze, l’inclusione e la parità di genere”.
“E’ inutile – ha continuato il premier italiano – rimarcare che il ruolo dell’Onu rimane per noi essenziale ai fini della promozione di soluzioni politiche condivise in particolare per la Libia che ci preoccupa particolarmente”. Conte ha anche ribadito il sostegno italiano all’inviato speciale Salamè e l’auspicio che la conferenza di Berlino possa tenersi all’inizio del nuovo anno e “possa dare un contributo a una soluzione politica”.
“E’ essenziale – ha detto dal canto suo Guterres – che ci sia un immediato cessate il fuoco in Libia e subito dopo sia avviato un processo politico. Come segretario generale dell’Onu, sono molto frustrato che alcuni Paesi violino l’embargo sulle armi in vigore”.
Intorno alle 18:45, il presidente del Consiglio è arrivato a Villa Madama, seguito poco dopo dal segretario generale dell’Onu. Dopo la stretta di mano davanti ai fotografi, Conte e Guterres si sono incontrati privatamente per circa un ora. Intorno alle 20, poi, il premier ha parlato in conferenza stampa.
Il discorso di Guterres al Senato
Questa mattina, invece, Guterres ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed è stato ricevuto al Senato dalla presidente Casellati e dal presidente della Camera Roberto Fico.
Al Senato Antonio Guterres ha tenuto un discorso in cui ha fatto riferimento anche alla questione migratoria. “Stati mediterranei come Italia e Grecia hanno diritto alla solidarietà e al supporto da parte del resto dell’Unione europea”, ha detto, “ma finora non abbiamo visto questa solidarietà e questo supporto pienamente materializzati”.
Il segretario generale dell’Onu ha elogiato gli “sforzi e l’umanità dell’Italia”, ma ha parlato della necessità di “una risposta collettiva”.
“È profondamente preoccupante che rifugiati e migranti continuino a morire mentre attraversano mari e deserti”, ha aggiunto. “Dobbiamo fare tutto il possibile per impedirlo, intervenendo nei paesi di origine, in quelli di transito e di destinazione. Soprattutto, abbiamo bisogno di risposte collettive, compresi i programmi di sviluppo con opportunità e posti di lavoro nelle regioni di origine”.
“Dobbiamo perseguire i trafficanti di esseri umani e le reti criminali che traggono profitto dalla miseria della gente. Dobbiamo rafforzare percorsi regolari per la migrazione e il reinsediamento dei rifugiati”.
Sui populisti Guterres ha detto che “cercano di alimentare il malcontento per mantenere il potere. È inaccettabile che i problemi della società si diano alle persone che scappano, vediamo un arretramento dei diritti umani che ci preoccupa. Viene incitato l’odio e il razzismo”.
Il segretario generale dell’Onu si è detto inoltre deluso dall’esito del vertice sul clima, la Cop25: “La comunità internazionale ha perso una grande occasione”, ha detto. La prossima Cop26, nel Regno Unito, sarà secondo Guterres “un momento decisivo”. “Dobbiamo agire subito, mettere un prezzo al Co2, far pagare chi inquina e non sovvenzionare più l’industria fossile”, ha detto.
Il leader ha parlato anche della lotta alle disuguaglianze e discriminazione di genere. “Non possiamo ridurre la povertà e la disuguaglianza senza affrontare la forma di discriminazione più pervasiva del mondo che colpisce la metà dell’umanità: donne e ragazze”, ha detto. “La disuguaglianza di genere è prima di tutto una questione di potere, e viviamo ancora in un mondo dominato dagli uomini con una cultura dominata dagli uomini. Sposteremo l’equilibrio quando vedremo veramente i diritti delle donne come il nostro obiettivo comune. Questo è il motivo per cui subito dopo aver assunto la guida delle Nazioni Unite, ho messo in atto una strategia per raggiungere la parità di genere ben prima del 2030”.
Guterres incontra una delegazione della Comunità di Sant’Egidio
Antonio Guterres ha incontrato inoltre una delegazione della Comunità di Sant’Egidio, guidata dal presidente Marco Impagliazzo. “Al centro del colloquio temi di comune interesse, come le migrazioni, i corridoi umanitari, la campagna per l’abolizione della pena di morte e il processo di riconciliazione nazionale nella Repubblica Centrafricana; particolare attenzione è stata dedicata al Sud Sudan, proprio mentre è in corso una missione di Sant’Egidio a Juba per favorire l’inclusione nel processo di pace dei movimenti di opposizione che non hanno firmato l’accordo di Addis Abeba”, si legge in un comunicato della Comunità.
“Il segretario generale dell’ONU ha ringraziato Sant’Egidio per il suo lavoro, sottolineando la credibilità delle numerose iniziative in campo umanitario, per la pace e il dialogo interreligioso. Al termine dell’incontro Guterres ha voluto salutare alcuni rifugiati arrivati in Italia con i corridoi umanitari, facendo loro gli auguri per la nuova vita e il percorso di integrazione”.
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