Libia: Conte incontra Haftar, Di Maio irritato con il premier per il suo protagonismo in politica estera
Luigi Di Maio sarebbe irritato con il premier Conte per il suo protagonismo in politica estera, e in particolare sulla Libia, alla luce dell’incontro che il presidente del Consiglio ha avuto con il generale Haftar.
Nella giornata di mercoledì 8 gennaio, infatti, a Palazzo Chigi si è tenuto a sorpresa un vertice sulla Libia alla quale dovevano partecipare sia il generale Khalifa Haftar che il premier libico Al Serraj, i quali, da ormai oltre quattro anni, si contendono il controllo del Paese nordafricano.
Tuttavia, il premier Conte ha incontrato solo il generale Haftar poiché Al Serraj, seccato per la presenza del suo avversario a Roma, ha annullato il faccia a faccia ed è tornato direttamente a Tripoli.
Il presidente del Consiglio ha tentato di rimediare facendo sapere di aver sentito telefonicamente Al Serraj. Ma la strategia di Conte di porsi come mediatore principale tra i due contendenti libici sembra essere fallita nel peggiore dei modi con il capo del gruppo di contatto russo sulla Libia, Lev Dengov, che ha parlato di “inadeguata organizzazione italiana”.
Il mancato incontro di Conte con Al Serraj ha provocato le proteste delle opposizioni con Salvini che ha accusato il presidente del Consiglio di essere un “incapace” e spiegando polemicamente che “prima si riceve un capo di governo riconosciuto e dopo un generale”.
Ma, secondo alcune indiscrezioni, anche la maggioranza di governo si sarebbe spaccata al suo interno a causa del pasticcio sulla Libia.
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il quale si trovava a Il Cairo in un vertice con Egitto, Grecia, Cipro e Francia mentre Conte incontrava Haftar a Roma, sarebbe irritato con il premier per il suo protagonismo in politica estera.
Di Maio, inoltre, non avrebbe gradito la scelta di Conte di ricevere prima Haftar di Al Serraj dando l’impressione all’estero che l’Italia si stia sempre più compromettendo con Haftar.