Torna a parlare Giuseppe Conte, leader in pectore del Movimento Cinque Stelle, pronto per questa nuova e non semplice sfida: “C’è molto entusiasmo e chi pensa che siamo spaccati sarà sorpreso”, ha detto l’ex premier in un’intervista a Dimartedì. “Ci saranno organi collegiali nuovi ma non ricadremo nelle tradizionali forme di partito: saranno luoghi di confronto anche per la linea politica”, ha svelato Conte. Di seguito il video integrale del suo intervento.
Il nuovo M5s
Ospite di Giovanni Floris, il giurista ha spiegato meglio l’idea che ha in mente per il Movimento del futuro. “Il M5s non sarà un partito moderato, ma parleremo anche ad un elettorato moderato. Saremo radicali nel perseguire un processo riformatore, non avremo veti pregiudiziali ma valuteremo con grande attenzione. Continuerò anche nel nuovo incarico a lavorare per il bene degli italiani. Sotto altra veste, con altro ruolo ma l’obiettivo è sempre quello: realizzare un grande processo riformatore che abbiamo avviato, completarlo, modernizzare il Paese, rendere la vita degli italiani più equa e vivibile. Non sono stato affatto incoronato, passerò dall’assemblea degli iscritti. Avranno tutti la possibilità di votare online, di esprimere consenso o dissenso rispetto a una candidatura che verrà presentata”.
Riforma costituzionale
“Tra le prime cose che farò se mi insedierò come leader, proporrò agli altri leader di ragionare su una riforma costituzionale che possa rafforzare il nostro sistema. Non è possibile che il sistema Italia sia affidato al singolo personalismo”, ha aggiunto Conte. “Se proporrò il presidenzialismo? Non me lo faccia anticipare – ha risposto in tv – Qui c’è un problema di sistema, io mi sono confrontato in Ue con Rutte che era da dieci anni lì, la Merkel 15 anni. Noi abbiamo dei premier che si alternano. Lo sforzo fatto sul recovery Plan da un premier che ha vita breve è stato enorme”.
Chi pensa che il M5s sia un partito spaccato dunque si sbaglia. “Nel M5S ci sono sempre stati vivaci discussione, a volte anche con qualche tratto di ingenuità. In altre forze politiche ci sono lotte di potere, quelle non sono sonore”. “Voi ci ritroverete molto radicali, ad esempio, nel perseguire un processo riformatore per un futuro equo e sostenibile. Qui saremo intransigenti, radicali”, ha detto ancora Conte. “Sarà un Movimento molto rinnovato ma non perderemo la vena ecologica. Merito di Beppe Grillo e della sua visione”, ha spiegato l’ex premier, che su Alessandro Di Battista ha sottolineato: “È partito per la Colombia, quando ritornerà ragioneremo insieme. Se penso di poterlo coinvolgere? Assolutamente sì”. Sul tema del doppio mandato, spiega: “Non sarà nel nuovo Statuto. È un Codice Etico, subito dopo l’approvazione dello Statuto lavoreremo a riformulare quanto necessario per Codice etico e regolamenti. Affronteremo questo argomento”.
Uno dei temi centrali toccati nell’intervista su La7 è il Recovery: “Siamo molto preoccupati perché nonostante i miliardi in arrivo e la semplificazione non stiamo rafforzando i principi di anticorruzione“, ha dichiarato Conte. “Con Draghi ci confrontiamo in modo leale”. Il Movimento 5 stelle “è leale”, spiegando che non ritirerà la fiducia a Draghi durante il semestre bianco, “se mi conoscete un po’ non mi si può attribuire questo pensiero recondito, perché da parte mia e dei 5 stelle c’è lealtà innanzitutto verso la comunità nazionale prima ancora che verso l’attuale presidente del Consiglio”.
L’esperienza da premier
A proposito della fine del suo governo, Conte ha detto: “La democrazia parlamentare funziona così. Se c’è una forza che durante la pandemia fa venire meno il proprio appoggio, ci sta anche questo, anche se molti italiani forse sono rimasti un po’ disorientati da questa iniziativa”, ha affermato. “Uno stallo per circa due mesi ha fatto molto male agli italiani, ha acuito le sofferenze. È chiaro” che ha predisposto “le condizioni per un governo di unità nazionale. Non rispondere a questo appello anche da parte di M5s – ha aggiunto l’ex presidente del Consiglio – sarebbe stato un volgere le spalle agli italiani”.
“A me i complotti non interessano. La questione è, hai voti, vai avanti. Altrimenti è meglio lasciare spazio ad altri soluzioni”, ha spiegato Conte, che sulla fiducia riposta in Matteo Renzi ha poi detto: “Io non sono mai stato sereno, un premier in piena pandemia non può esserlo. Se poi lui ha avuto sin dall’inizio un’agenda personale e partitica diversa da quella del sostegno al governo, fatti suoi”. Poi sull’operazione “Responsabili“: “Se una forza politica, con il 2% vuole fare cadere il tuo governo e tu hai la responsabilità davanti agli italiani, cosa fai? Vai in Parlamento e chiedi se qualcuno ritiene che in questa situazione, non potendo andare a votare, si debba andare avanti”, ha detto Conte, sottolineando che “non c’era solo Ciampolillo, ma anche Liliana Segre“.
I rapporti con gli altri partiti
Per quanto riguarda il centrodestra: “La polemica politica ci sta” ma “a me non interessa la polemica, a me interessa quali proposte avranno Giorgia Meloni e FdI, quali proposte avranno Salvini e la Lega. Mi voglio confrontare con loro sulle proposte ha detto ancora a DiMartedì Giuseppe Conte – Col nuovo M5S non ci saranno più no pregiudiziali rispetto al passato, lavoreremo insieme per le soluzioni migliori nell’interesse del Paese”. E sull’alleanza con il Pd: “Ci sono delle differenze col Partito democratico, perché noi avremo una chiara identità. Ci saranno punti di incontro e di divergenza. Sicuramente col Pd avremo la possibilità di dialogare costantemente e ritrovarci sempre a costruire un cammino che speriamo di intensificare in direzione comune”.
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