“Caro Enrico, possiamo anche illuderci che con Draghi “sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno”. Esci dalla nostalgia, la realtà dell’agenda Draghi sono 6 euro in più al mese per i lavoratori a più basso reddito. Due colazioni al bar”; così il leader del M5S Giuseppe Conte in un post rivolto a Enrico Letta, il quale oggi ha ricordato su Facebook che è trascorso un mese dalla caduta del governo Draghi. “Esattamente un mese fa Conte, Berlusconi e Salvini facevano cadere il Governo Draghi – ha scritto il leader dem – in quel momento stavamo per realizzare una promessa: una mensilità di stipendio in più a tutte le lavoratrici e i lavoratori per combattere il #carovita grazie a un’importante e strutturale riduzione delle tasse sul lavoro. Per tornare al voto non lo hanno permesso. Noi non vogliamo farlo: la proposta è nel nostro programma”, ha scritto il segretario del Pd su Facebook.
Anche Calenda ha commentato polemicamente il messaggio “nostalgico” di Letta: “Per questo hai imbarcato chi non ha mai votato la fiducia a Draghi? Per questo fino a un mese fa parlavi dell’indissolubilità dell’alleanza con i 5S? Per questo ti allei in Sicilia con i 5S? Coerenza a giorni alterni. Basta prendere in giro gli italiani”, ha scritto il leader di Azione.
Ma l’ex premier non è stato l’unico a ricordare la fine dell’esecutivo guidato dal banchiere centrale dopo l’ultimo discorso in Senato di Draghi e la mancata fiducia di M5S, Lega e Forza Italia. “Far saltare il governo Draghi è stata una follia non condivisibile da chi davvero ama l’Italia. Personalmente, ho scelto la strada più coraggiosa e coerente per tenere fede ai miei valori”, ha scritto su Instagram, Mara Carfagna, uscita da Forza e Italia e entrata a far parte di Azione proprio dopo la fine del governo Draghi.