Consultazioni Quirinale: il Movimento Cinque Stelle di Luigi Di Maio da Mattarella
Il Movimento Cinque Stelle è stato il quinto e ultimo partito a sfilare al Quirinale per le consultazioni con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (qui la diretta delle consultazioni). Luigi Di Maio, capo politico del movimento, ha guidato la delegazione M5S, affiancato dai capigruppo Stefano Patuanelli (Senato) e Francesco D’Uva (Camera).
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Consultazioni Quirinale, il M5S: Di Maio da Mattarella | Diretta LIVE
Di seguito tutte le ultime news in diretta sulla consultazione al Quirinale tra la delegazione del M5S e il presidente Mattarella.
ore 17.50 – Mattarella parla alle 20 – Il portavoce del Quirinale: “Il presidente rifletterà per un paio d’ore e intorno alle 10 tornerà per incontrare la stampa”.
Cosa ha detto Di Maio in sintesi: “In queste ore sono state avviate tutte le interlocuzioni necessarie per dare al paese una maggioranza in grado di portare avanti 10 punti: 1) Taglio del numero dei parlamentari. 2) Una manovra equa che preveda lo stop all’aumento dell’Iva e il salario minimo garantito. 3) Cambio di paradigma sull’ambiente: un’Italia 100 per cento rinnovabile, un Green New Deal. 4) Una legge sul conflitto d’interessi e sulla Rai. 5) Dimezzare i tempi della giustizia e riforma metodo elezione Csm. 6) Autonomia differenziata e riforma degli enti locali. 7) Legalità, carcere ai grandi evasori, lotta alle mafie e ai traffici illeciti. 8) Piano straordinario di investimenti per il sud. 9) Riforma del sistema bancario che separi banche d’investimento e banche commerciali. 10) Tutela dei beni comuni, a partire dalla scuola e dall’acqua pubblica”.
ore 17.45 – Di Maio: “Il voto non ci intimorisce affatto. Ma il voto non può essere la fuga dalle promesse fatte agli italiani. Noi ne abbiamo ancora tante. L’esperienza di governo ha segnato il M5S, ma la leale collaborazione è stata minata dall’apertura unilaterale della crisi di governo e dalla presentazione di una mozione di sfiducia. Stare al governo ha fatto perdere voti al M5S, ma i cittadini ci hanno votato per cambiare l’Italia e non per cambiare il M5S. Il coraggio non è di chi scappa, ma di chi prova fino alla fine a cambiare le cose. Al M5S questo coraggio non è mai mancato, a costo anche di perdere consenso. In queste ore sono state avviate tutte le interlocuzioni necessarie per dare al paese una maggioranza in grado di portare avanti i 10 punti di cui vi ho parlato”.
ore 17.40 – Di Maio: “Abbiamo informato il capo dello Stato di quelli che secondo noi sono obiettivi prioritari per gli italiani, dieci impegni che secondo noi devono essere portati a compimento: 1) Taglio del numero dei parlamentari. 2) Una manovra equa che preveda lo stop all’aumento dell’Iva e il salario minimo garantito. 3) Cambio di paradigma sull’ambiente: un’Italia 100 per cento rinnovabile, un Green New Deal. 4) Una legge sul conflitto d’interessi e sulla Rai. 5) Dimezzare i tempi della giustizia e riforma metodo elezione Csm. 6) Autonomia differenziata e riforma degli enti locali. 7) Legalità, carcere ai grandi evasori, lotta alle mafie e ai traffici illeciti. 8) Piano straordinario di investimenti per il sud. 9) Riforma del sistema bancario che separi banche d’investimento e banche commerciali. 10) Tutela dei beni comuni, a partire dalla scuola e dall’acqua pubblica”.
ore 17.35 – Parla Di Maio – Luigi Di Maio, capo politico del M5S, parla al termine delle consultazioni con Mattarella: “Ringraziamo il presidente Mattarella, punto di riferimento in questa fase delicata. La crisi di governo ha fatto piombare nell’incertezza milioni di italiani: Whirlpool, Alcova e altre realtà industriali, i riders, Quota 100 che rischia di saltare. Qui non si rischia di tornare al 4 marzo 2018, ma alla crisi del 2008. E non è giusto che a pagare la crisi siano i cittadini italiani. Il M5S ha la maggioranza relativa in parlamento e gli italiani non ci hanno votato per assecondare capricci estivi”.
ore 17.30 – Il colloquio tra i Cinque Stelle e il capo dello Stato sarebbe terminato. A breve il discorso di Di Maio.
ore 17.20 – La delegazione M5S è ancora a colloquio con il presidente Mattarella.
ore 17.05 – È in corso il colloquio tra la delegazione M5S, guidata da Luigi Di Maio, e il capo dello Stato.
ore 16.40 – La delegazione M5S è arrivata al Quirinale.
ore 16.25 – Tra pochi minuti la delegazione del Movimento Cinque Stelle è attesa al Quirinale.
Consultazioni al Quirinale: la trattativa M5S-Pd
Secondo le indiscrezioni che circolano in questi giorni, il Movimento Cinque Stelle potrebbe partecipare alla formazione di un governo istituzionale insieme al Partito democratico e ad altri gruppi parlamentari minori. Il M5S, però, continua a dire che prima di esprimersi sulla crisi di governo vuole incontrare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Dopo le consultazioni il capo dello Stato probabilmente la posizione dei pentastellati sarà più chiara. Nel frattempo è già uscito allo scoperto il Partito democratico: ieri la Direzione dem ha dato mandato al segretario Nicola Zingaretti di trattare per la formazione di un “governo di svolta per la legilsatura”. Per avviare i negoziati, però, il Pd pone come condizione 5 punti programmatici: “Appartenenza leale all’Unione europea; pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa, a partire dalla centralità del parlamento; sviluppo basto sulla sostenibilità ambientale; cambio nella gestione di flussi migratori, con pieno protagonismo dell’Europa; svolta delle ricette economiche e sociale, in chiave redistributiva, che apra una stagione di investimenti”.
Poco prima dell’arrivo al Colle della delegazione M5S, il Movimento ha diffuso una nota: “Smentiamo ogni notizia diffusa dalle agenzie di stampa e dagli organi di informazione che citi ‘fonti’ o riporti indiscrezioni di qualsiasi genere sul M5S. La posizione del M5S sarà espressa al termine delle consultazioni e passerà solo attraverso i consueti canali ufficiali del Movimento e del capo politico Luigi Di Maio”.
Consultazioni al Quirinale: com’è andata finora
Prima del M5S, il presidente Mattarella ha ricevuto le delegazioni di Fratelli d’Italia, Partito democratico, Forza Italia e Lega. Di seguito le dichiarazioni dei rispettivi leader, rilasciate al termine del colloquio con il capo dello Stato.
Matteo Salvini (Lega): “Abbiamo ribadito che i troppi no hanno portato alla fine di questa esperienza di governo che tante cose buone ha fatto. Oggi la via maestra non possono essere giochini di palazzo. Sono e dovrebbero essere le elezioni. Nessuno dovrebbe avere paura del giudizio del popolo. In questi giorni abbiamo letto che alcuni dei no sarebbero diventati dei sì e che in casa M5S ci sarebbero parlamentari che sosterrebbero una manovra coraggiosa, espansiva e importante e che scongiurerebbe l’aumento dell’Iva. Evidentemente aver scoperchiato il vaso è servito. L’unico collante tra Pd e M5S sarebbe il contro: contro Salvini, contro il decreto sicurezza, contro la flat tax, contro Quota 100. Se qualcuno mi dice: ragioniamo perché dei no diventano sì, miglioriamo la squadra, diamoci un obiettivo non contro ma per, io ho sempre detto che sono un uomo concreto. non porto rancore, non guardo mai indietro ma avanti” (com’è andata la consultazione tra la Lega e Mattarella).
Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia): “Le elezioni sono per noi oggi l’unico esito possibile rispettoso dell’Italia e del suo popolo e il più rispettoso della Costituzione. Nell’ultimo anno il centrodestra ha vinto tutte le elezioni che si sono susseguite. Noi chiediamo di andare subito a elezioni. Se invece il presidente Mattarella dovesse scegliere un mandato esplorativo, crediamo che lo dovrebbe affidare a un premier del centrodestra perché sarebbe quello più affine alla volontà popolare” (com’è andata la consultazione tra Fratelli d’Italia e Mattarella).
Nicola Zingaretti (Partito democratico): “Abbiamo espresso al presidente Mattarella la nostra disponibilità a verificare l’esistenza di una nuova maggioranza e l’avvio di una fase nuova di un governo, di svolta programmatica e politica. Riteniamo utile provare a dar vita a un governo di svolta e abbiamo evidenziato i primi, non negoziabili, punti di questa proposta: vocazione europeista, lavoro, solidarietà, principio della democrazia rappresentativa con centralità del parlamento, svolta economica sul tema ambientale, redistribuzione della ricchezza, investimenti, lavoro e attenzione all’equità fiscale, evitando l’amento dell’Iva. Svolta con l’Europa nella gestione con l’Europa dei flussi migratori in discontinuità con i recenti decreti. Un governo alternativo alle destre con un’ampia base parlamentare. Se non dovessero esistere queste condizioni, lo sbocco naturale della crisi sono nuove elezioni anticipate, a cui il Pd è pronto” (com’è andata la consultazione tra il Pd e Mattarella).
Silvio Berlusconi (Forza Italia): “La fallimentare esperimento di governo ha indebolito l’economia italiana. Le esperienze di governo si costruiscono col tempo e prima del voto. Dopo tanto avventurismo il Paese ha bisogno di un governo stabile, solido e con un programma coerente, una forte legittimazione democratica e una considerazione internazionale che oggi l’Italia non ha. Proponiamo il modello di centrodestra che governa oggi moltissimi Comuni e la maggioranza delle Regioni italiane e che ha dimostrato di governare bene in oltre 25 anni. Occorre in Parlamento una maggioranza di centrodestra che risponda al sentire degli italiani. Qualora ciò non sia possibile la via maestra sono le elezioni anticipate” (com’è andata la consultazione tra Forza Italia e Mattarella).
Consultazioni al Quirinale: il calendario
Di seguito il calendario delle consultazioni di oggi. Ecco l’ordine di svolgimento degli incontri di Mattarella.
- ore 10.00: gruppo parlamentare Fratelli d’Italia del Senato e della Camera (com’è andata)
- ore 11.00: gruppo parlamentare Partito democratico del Senato e della Camera (com’è andata)
- ore 12.00: gruppo parlamentare Forza Italia-Berlusconi presidente del Senato e della Camera (com’è andata)
- ore 16.00: gruppo parlamentare Lega-Salvini premier del Senato e della Camera (la diretta)
- ore 17.00: gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle del Senato e della Camera