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    Gl insulti sessisti del consigliere regionale di Fdi in Veneto nei confronti delle “signorine animaliste e vegane”

    L'esponente del partito di Giorgia Meloni ha pubblicato sul suo profilo Facebook una vignetta di cattivo gusto, che ha successivamente rimosso

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 27 Dic. 2019 alle 08:40 Aggiornato il 27 Dic. 2019 alle 09:09

    Gli insulti sessisti di Sergio Berlato, consigliere regionale di Fdi in Veneto

    Sergio Berlato, consigliere regionale di Fdi in Veneto, nel giorno di Natale ha pubblicato una vignetta, successivamente rimossa, che conteneva insulti sessisti, che Berlato ha dedicato “a tutte le signorine animaliste e vegane”, le quali lo avevano criticato per il fatto di essere un “appassionato cacciatore”.

    Nella notte di Natale, Berlato, che dopo la Brexit diventerà europarlamentare, ha pubblicato sul suo profilo Facebook una vignetta sessista scrivendo: “Dedico questa vignetta a tutte le signorine animaliste e vegane che in questi giorni mi hanno fatto dono dei loro insulti e delle loro minacce solo per il fatto che sono un appassionato cacciatore”.

    La pubblicazione della vignetta ha sollevato diverse critiche e polemiche sia da parte di semplici utenti che da esponenti politici. In molti hanno chiesto a Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, il partito a cui è iscritto Berlato, di prendere le distanze dalle affermazioni del consigliere regionale in Veneto.

    Berlato, dal canto suo, ha rimosso la vignetta, ma ha anche aggiunto, sempre attraverso un post pubblicato su Facebook, di essere lui “la vittima”.

    “Reiterati sono stati gli inaccettabili insulti e le pesanti minacce, anche di morte, a cui sono stato sottoposto, assieme alla mia famiglia, da parte di sedicenti animalisti che mi hanno pesantemente aggredito sui social per il solo fatto di essere un appassionato cacciatore” ha scritto Berlato.

    “Anziché denunciare alle autorità competenti gli autori e le autrici di questi misfatti per diffamazione aggravata e minacce, ho preferito ridicolizzarli attraverso la pubblicazione di una vignetta, non di mia produzione ma reperita e reperibile sul web, rivolgendomi non a tutte le animaliste che rispetto pur avendo convinzioni molto diverse dalle loro, ma solo a quelle che hanno ritenuto di farmi gratuitamente e reiteratamente dono dei loro inaccettabili insulti e delle loro gravi minacce, anche di morte”.

    “Dal momento che sia io che la mia famiglia siamo stati resi oggetto più volte degli insulti e delle minacce da parte di questi sedicenti animalisti e che questi insulti e queste minacce continuano ad essere reiterati – continua il consigliere regionale – sarà mia cura rivolgermi alla Procura della Repubblica per veder tutelata la mia onorabilità assieme a quella dei miei famigliari”.

    Saranno le autorità competenti a verificare chi veramente abbia oltrepassato i limiti della legalità e della decenza” conclude Berlato nel suo post.

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