Decreto Sostegni, conferenza stampa Draghi oggi diretta live 19 marzo 2021
Mario Draghi rompe il silenzio, per la prima volta il Presidente del Consiglio parla ai giornalisti nella sua prima conferenza stampa da premier, dopo l’approvazione del decreto Sostegni. Il nuovo decreto contiene lo stanziamento di 32 miliardi a favore di famiglie, imprese e lavoratori colpiti dalla pandemia. All’incontro con i giornalisti presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio sono intervenuti anche i Ministri dell’Economia e del Lavoro, Daniele Franco e Andrea Orlando.
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Più soldi a tutti e velocemente: questo l’obiettivo principale del Decreto Sostegni, approvando dopo un lungo pomeriggio di dibattiti all’interno della maggioranza. Draghi inoltre in conferenza stampa ha annunciato che si vaccinerà con Astrazeneca. E ha promesso che “la scuola sarà la prima a riaprire quando la situazione dei contagi lo permetterà”. “Questo decreto è una risposta significativa molto consistente alle povertà, al bisogno che hanno le imprese di essere aiutate e ai lavoratori. È una risposta parziale ma è il massimo che abbiamo potuto fare in questo momento – ha detto Draghi – Siamo consapevoli che si tratta di un intervento parziale e per questo” c’è l’ipotesi di “un secondo stanziamento in occasione della presentazione del Def”. (Qui cosa prevede il decreto sostegni)
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Conferenza stampa Draghi: il discorso del premier | DIRETTA
Le parole di Mario Draghi: Una risposta parziale, ma è il massimo che abbiamo potuto fare per questo stanziamento. Direi che i capisaldi sono l’aiuto alle imprese, il sostegno al lavoro e la lotta contro la povertà. L’obiettivo del Decreto è dare più soldi possibile a tutti, più velocemente possibile. In tutto sono 32 miliardi. Siamo consapevoli che sono risposte parziali, per questo consideriamo l’ipotesi di un secondo stanziamento in occasione del documento di economia e finanza.
Una parte di 11 miliardi va alle imprese: l’obiettivo è in primis l’abbandono dei codici Ateco, poi la velocità nei pagamenti che inizieranno l’8 aprile. Se tutto va come previsto 11 miliardi entreranno nel mese di aprile. Sempre sulla imprese c’è una parte sull’indennizzo per quelle che lavorano nella montagna, il turismo, e tutti i lavoratori autonomi, inclusi quelli nel settore agricolo. C’è poi una parte sul lavoro, per coloro che hanno perso l’impiego. Si ha un incremento del reddito di emergenza, sia per quanto riguarda la platea che gli importi.
Parla il ministro Franco: il decreto si muove su 5 linee di intervento: innanzitutto per le imprese, con un contributo a fondo perduto per le partite Iva (3 milioni di soggetti in media un bonus di 3.700 euro). Il secondo pilastro a sostegno del lavoro e contrasto alla povertà, per cui sono stanziati otto miliardi. Terzo miliardo salute e sicurezza (5 miliardi, di cui 2,8 per l’acquisto di vaccini e farmaci e un fondo per la produzione di vaccini in Italia). Poi per gli enti decentrati (comuni, province regioni) per sostenere le perdite di gettito avuto. Infine interventi per turismo, agricoltura e altri settori che hanno vissuto una forte crisi.
Parla il ministro Orlando: Rifinanziamo gli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione (ma solo in alcuni settori) e sono previsti interventi su Ilva e trasporto aereo. Prevista un’indennità di 2400 euro per i lavoratori del turismo, per i lavoratori dello spettacolo e atipici. Il decreto Sostegni contiene una specifica indennità per i lavoratori dello sport di un importo variabile tra 1200 e 3.600 euro. I disoccupati potranno accedere a Naspi e Diss-coll anche senza le 30 giornate nei mesi precedenti. Viene rifinanziato il reddito di cittadinanza per 1 miliardo. Tre mensilità in più per il Reddito di Emergenza.
Le domande dei giornalisti
Draghi: “Per il momento non abbiamo ancora deciso quale sarà la cifra del nuovo scostamento di bilancio. Lo decideremo nei prossimi giorni, anche in base all’andamento della pandemia”. Sui vaccini: “Non ho fatto la prenotazione, ma non c’è nessun dubbio che farò il vaccino Astrazeneca”. E’ stato un errore fermare la campagna vaccini? “No, molti scienziati avevano pareri diversi, ma la decisione non è stata presa per imitazioni o per interessi tedeschi. No, non c’è niente del genere, c’è solo la responsabilità di un governo che si chiede se si può andare avanti con la vaccinazione. C’è anche da dire che c’è stato un calo delle vaccinazioni, ma solo per un giorno: sono scese da 150 mila a 100 mila, poi compensate dall’utilizzo di altri vaccini. C’è stato un rallentamento ma non è stato disastroso”. L’obiettivo è arrivare ad aprile a 500mila vaccinati al giorno. Speriamo di non avere altri imprevisti sulle forniture. Inoltre i siti vaccinali continuano ad aumentare”.
“In quest’anno dobbiamo accompagnare le imprese e i lavoratori fuori dalla pandemia. In quest’anno non si chiedono soldi, si danno soldi. Adesso non dobbiamo guardare al debito, ma quel momento arriverà. Al momento dobbiamo pensare a come aiutare lavoratori e imprese ad uscire dalla recessione. Ma comunque dovremo ridiscutere il Patto di Stabilità, ha aggiunto Draghi nella conferenza stampa sul decreto sostegni.
“È vero, abbiamo fatto un condono. Ma è limitato sia nell’importo (5 anni) che nel periodo (10 anni fa). In questo modo possiamo concentrarci sulle cartelle esigibili. Un condono su cartelle di 10 anni fa e per cui abbiamo limitato molto l’importo complessivo, che aiuterà la lotta all’evasione”. Occorre risolvere il meccanismo di riscossione che porta a tutte queste cartelle. Si fa comunque per importi molto limitati. Se il coordinamento europeo non funziona, bisogna andare di testa propria. E’ chiaro che sulle cartelle lo Stato non ha più funzionato, uno Stato che ha permesso l’accumulo di milioni e milioni di cartelle che non si possono esigere: bisogna cambiare qualcosa, una modifica della riscossione, una piccola riforma della riscossione, del controllo e dello scarico” delle cartelle.
“La scuola sarà la prima attività ad essere riaperta, almeno fino alla prima media, ma solo quando la situazione migliorerà.” “Blocco dell’export se non sono rispettate le consegne”, ha aggiunto Draghi tornando sul tema vaccini. “L’Unione europea prevede che vengano bloccate le esportazioni delle società che non rispettano gli accordi. Noi lo continueremo a fare e non è verso il regno Unito, ma per il mancato rispetto degli accordi”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa. “In Europa ci sono stati dei problemi per il modo in cui questi contratti sono stati fatti, ma con il senno di poi si trovano tanti errori”, ha aggiunto. “La stessa domanda sarebbe stato meglio farcela al momento della stipula di questi contratti”.
“Al momento il livello dei tassi di interesse è tale per cui prendere il Mes non è una priorità. Il Mes investito nella sanità: quando avremo un piano per la sanità condiviso da tutti, verrà un momento in cui varrà la pena chiedersi se serve il Mes, altrimenti potrebbe significare buttar via i soldi”. Per quanto riguarda l’orizzonte temporale del Governo, Draghi aggiunge: “Lo decide il Parlamento“.
Sui vaccini “le Regioni vanno in ordine sparso e questo non va bene. Noi andiamo forte a livello nazionale, ma le Regioni sono molto difformi: alcune arrivano al 25% e altre al 5%: sono difformi nei criteri e nella capacità di somministrare i vaccini. Noi diciamo che lo Stato c’è, ma servono regole comuni”. “E’ difficilmente comprensibile ci siano milioni e milioni di euro stanziati per lavori e che non si riesca ancora a partire. Non cancellare il codice degli appalti, ma una semplificazione su quel fronte richiede una riflessione”. E ancora: ” Noi siamo un Paese fondato sull’europeismo e sull’atlantismo, i nostri rapporti sul lato delle relazioni internazionali non sono in discussione.” “Merkel ha detto che se le autorità europee approvano lo Sputnik bene, altrimenti lei farà da sola. Qui si parla della salute, c’è il pragmatismo, bisogna prima cercare il coordinamento europeo o qualcuno fa altrimenti. Se il coordinamento europeo non funziona bisogna esser pronti a fare da soli, questo è quello che ha detto Merkel e questo è quello che dico io”, ha aggiunto
“Come la pandemia finirà, il turismo tornerà a essere una industria prospera e in grado di fare bene e occupare molte persone”, ha aggiunto Draghi in conferenza stampa. “La Lega? Oggi è un momento di grande condivisione. E’ chiaro che tutti i partiti sono entrati in questo governo portandosi una eredità di vedute, convinzioni e annunci fatti in passato. Tutti hanno delle bandiere identitarie, si tratta man mano di chiedersi quali sono quelle bandiere identitarie di buon senso e quelle a cui si può rinunciare senza fare danno né alla propria identità né all’Italia”, ha detto in conclusione Draghi.
Dove vederla | Streaming e tv
Dove sarà possibile vedere il discorso di Draghi in streaming e tv? Sarà possibile seguirlo dalla pagina YouTube della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Altra soluzione è quella di connettersi via pc, smart tv, smartphone o tablet alle piattaforme RaiPlay, Mediaset Play o al sito di SkyTg24.
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