I comunisti si spaccano su Elly Schlein: “Chi è con lei è contro di noi”
L’elezione di Elly Schlein a segretaria del Partito democratico ha spaccato i comunisti, creando non poche polemiche. Secondo Marco Rizzo, presidente onorario del Partito Comunista, “Incarna al meglio la nuova sinistra fucsia e radical-chic, nemica della classe media lavoratrice, nemica della classe operaia, nemica delle famiglie. La sua agenda è quella di Sanremo: gender fluid, filo UE NATO e guerra, trans-femminista e gretina, contro le auto e le prime case. Un ottimo ‘prodottò delle élites liberiste e mondialiste. Risulterà anche un ottimo spartiacque, chi sta con lei, come il rifondarolo Acerbo, sta contro di Noi”, scrive sui suoi social. Lo riporta Repubblica.
E proprio Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione comunista, citato da Rizzo, che al contrario che la vittoria di Elly Schein rappresenta “una vera rottura rispetto al solito Pd neoliberista e guerrafondaio che abbiamo conosciuto dal 2008 a oggi, da Veltroni a Renzi e Letta, dal governo Monti a quello Draghi”. E su Rizzo ci tiene far sapere attraverso Repubblica che “è un fascista”.
Dall’altro lato, la sinistra cosiddetta radicale accoglie la neo segretaria desiderosa di sapere come agirà rispetto alle tematiche che ha sempre trattato, prima tra tutte, la guerra in Ucraina. “Elly Schlein è una buona notizia, – aveva commentato Nicola Fratoianni – che rafforza la prospettiva di un’alleanza progressista forte e plurale”. Anche Luigi De Magistris si è espresso positivamente: “Conosco molto bene Elly Schlein e abbiamo un pensiero comune su molti temi”.