I Comitati Aeroporti del Sud Italia hanno chiesto al Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli di rispettare l’impegno preso circa lo sviluppo delle infrastrutture nel Meridione.
Ormai è alquanto risaputo che le infrastrutture hanno un ruolo fondamentale per lo sviluppo dei territori, soprattutto in determinate aree del Sud Italia dove la superficie orografica e la viabilità di talune zone non consentono un agevole interazione persino tra le vicine località.
Tuttavia nel corso degli anni, nonostante i più disparati proclami da parte delle varie componenti socio-politiche, specialmente quando si avvicina il periodo elettorale, nonostante i dibattiti, le assemblee, le conferenze, le trasmissioni ed ogni altra sorta di evento sulla questione meridionale, non è stato apportato alcun sostanziale cambiamento al divario che caratterizza il servizio pubblico e l’economia del Mezzogiorno rispetto all’area centro-settentrionale del Paese.
Ecco perché in qualità di rappresentanti degli interessi diffusi dei cittadini che risiedono nelle aree di Reggio Calabria-Messina, Crotone, Taranto e Trapani, ci siamo oggi uniti nell’obiettivo comune di agevolare i procedimenti per la valorizzazione di quelle infrastrutture essenziali per la garanzia del diritto alla mobilità e degli altri diritti fondamentali che da esso derivano, quali sanità, studio, occupazione.
Nella fattispecie si tratta degli aeroporti di interesse nazionale posizionati in aree decentrate ed individuati nel DPR n. 201 del 2015, dove, nonostante la presenza di rilevanti bacini d’utenza, si sono registrate in passato gestioni fallimentari accompagnate anche dalla mancata integrazione di altri adeguati mezzi di collegamento.
Ciò comporta l’impossibilità di spostarsi da questi luoghi verso i principali snodi del territorio nazionale per esigenze primarie quali studio, cure sanitarie, lavoro, ricerca, senza esser obbligati ad affrontare eccessivi costi, in termini economici e di tempo. Così come le criticità dei collegamenti penalizzano l’incremento dei flussi turistici nonostante le straordinarie potenzialità e le singolari caratteristiche geo-climatiche dei territori in questione.
Sia ben chiaro che il presente comunicato non vuol portare ad un dualismo tra diverse aree geografiche né si intende ottenere delle concessioni, viceversa, il fine è quello di verificare se vi sia la reale volontà da parte del Governo centrale di parificare le prestazioni delle Regioni meridionali con i servizi e gli standard economici delle Regioni europee più sviluppate.
A tal fine, oltre a lanciare un appello di collaborazione verso altre analoghe realtà territoriali, siamo al contempo perfettamente consapevoli che in un odierno quadro nazionale di spending review, le infrastrutture ed i servizi pubblici vengono tanto più garantiti quanto più possano essere sostenibili economicamente, che i principi costituzionali non possono quindi prescindere dai criteri di rilevanza economica.
È anche vero che il risparmio della spesa pubblica deve realizzarsi riducendo i costi superflui e non tagliando i servizi essenziali o applicando su scala nazionale degli interventi sperequativi.
La finalità che ha portato quindi i cittadini delle aree sopraindicate a costituirsi in comitati spontanei e far rete fra essi è stata proprio quella di perseguire ed ottenere l’efficienza gestionale delle infrastrutture legate, per motivi storici e geografici, allo sviluppo del territorio circostante.
Dopo un lungo percorso di studi, conferenze, manifestazioni ed interlocuzioni con gli attori amministrativi ed istituzionali, oggi quindi rivendichiamo che gli Organi responsabili facciano la propria parte ponendo fine alla perenne situazione di incertezza sullo sviluppo dei territori sopraindicati.
In particolare chiediamo pubblicamente al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, di rispettare l’impegno di incontro accordato per i primi giorni di giugno, in occasione dello svolgimento del Consiglio dei Ministri nella città Reggio Calabria, in data 18 aprile del corrente anno.
Il tavolo partecipato pubblico-privato accordato avrà il fine di analizzare un documento unico, elaborato dai Comitati promotori, contenente proposte normative ed amministrative idonee a superare le criticità comuni e quelle specifiche sulla gestione degli scali posizionati in aree decentrate e del relativo servizio pubblico di trasporto.
Infine, considerato che già un precedente impegno non ha avuto seguito e che si è provveduto ad inoltrare un formale sollecito a mezzo PEC per ricevere una risposta sulla data dell’incontro, ci auguriamo che il Ministro Toninelli tenga fede ai propri doveri istituzionali e utilizzi le proprie capacità personali in maniera utile al fine di distinguersi da chi fino ad oggi ha fatto solo propaganda.
Il Comitato pro aeroporto dello Stretto
Il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone
Il Comitato Pro Aeroporto di Taranto-Grottaglie
Il Comitato aeroporto Trapani-Birgi (#sevolovoto)
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