Codice rosso applicato a un uomo vittima di revenge porn
Il Codice rosso è stato applicato a un uomo vittima di revenge porn, la ex compagna aveva diffuso immagini e video che lo ritraevano in contesti intimi e per questo motivo il gip di Agrigento ha ordinato alla donna il divieto di avvicinamento.
La donna lo aveva tormentato per mesi perseguitandolo in vari modi e alla fine aveva deciso di vendicarsi pubblicando foto e brevi clip “compromettenti”.
Che cos’è il revenge porn
Il revenge porn è severamente punito dal codice rosso e prevede la reclusione da uno a sei anni e una multa dai 5mila ai 15mila euro per “chiunque invii, consegni, ceda, pubblichi o diffonda immagini o video di organi sessuali o a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate”.
La stessa pena è prevista anche per chi, avendo ricevuto o acquisito immagini o video invia, consegna, cede, pubblica o diffonde tale materiale senza aver ricevuto il consenso delle persone rappresentate e con il fine di recare loro danno.
Che cos’è il codice rosso
Il Codice Rosso è invece una legge approvata il 18 luglio al Senato che prevede l’inasprimento delle pene per chi ha commesso violenza e altre disposizioni come il braccialetto elettronico per chi riceve l’ordine di allontanamento. L’altro punto essenziale del provvedimento riguarda la velocità delle indagini: per renderle più rapide i magistrati hanno l’obbligo di ascoltare le vittime entro tre giorni dalla denuncia.