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    Il ragazzo del citofono agirà per vie civili contro Matteo Salvini

    Lo ha lasciato intendere Cathy La Torre, l'avvocato del minorenne, che vive al quartiere Pilastro di Bologna

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 28 Gen. 2020 alle 12:40 Aggiornato il 28 Gen. 2020 alle 12:43

    Citofonata Salvini: il ragazzo agirà per vie civili contro il leader della Lega

    Il ragazzo vittima della citofonata di Salvini al quartiere Pilastro di Bologna agirà per vie civili contro il leader della Lega.

    A rivelarlo è il suo legale Cathy La Torre.

    Bologna, Salvini citofona a casa di un tunisino: “Lei spaccia?”

    “Stiamo agendo in tutte le sedi competenti perché riteniamo che il nostro assistito abbia subito una grave violazione della sua privacy, della reputazione, della dignità e della vita privata. Non è nostra intenzione far passare chi non è vittima come vittima, perché l’unica vittima in questa circostanza è un ragazzo ingiustamente accusato e ingiustamente molestato presso la propria abitazione”.

    “Agiremo nei confronti di Salvini come avremmo agito nei confronti di qualsiasi cittadino” ha aggiunto poi l’avvocato.

    L’intenzione della legale sarebbe, dunque, quella di intentare una causa civile e non di presentare una denuncia penale. Per ora, però, non risulta che sia stato aperto alcun fascicolo sulla vicenda.

    Citofono Salvini, parla a TPI il ragazzo tunisino: “Ho denunciato, non so perché dicono che spaccio” | VIDEO

    Intanto, nella mattinata di martedì 28 gennaio, si è diffusa la notizia che il video della citofonata di Salvini a Bologna è stato rimosso dal profilo Facebook del leader della Lega perché “incita all’odio”.

    Il video di Matteo Salvini al citofono è stato rimosso da Facebook: “Incita all’odio”

    La stessa La Torre ha commentato la decisione del social network sul suo profilo Facebook.

    “Quel video ha devastato la vita di Yassin, incensurato, 17enne italiano e giocatore di calcio, si è ritrovato in tutta Italia bollato come ‘lo spacciatore’” ha scritto la legale.

    “La rimozione del video non riparerà tutto questo. E Matteo Salvini sarà chiamato a rispondere delle sue responsabilità per le vie previste dalla legge. Ma è un segnale comunque straordinario. È una vittoria. Ma è solo la prima”.

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