“Non mi offendo. Sono dispiaciuta perché il mio partito ha deciso che poteva fare a meno di me, non mi sento sconfitta però, personalmente ho avuto un buon risultato, ha perso il partito non io. Ho accettato per non farmi dare della codarda e per morire in battaglia”. Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l’ex senatrice Pd Monica Cirinnà, che oggi è stata intervistata da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro.
“Ho accettato di candidarmi per non farmi dare della codarda e per ‘morire in battaglia’, ci sono state tante vendette nel compilare le liste”. Il segretario Enrico Letta l’ha chiamata durante questa campagna elettorale? “Letta? Non l’ho mai sentito e mai lo risentirò – ha detto Cirinnà a Un Giorno da Pecora -, ho ricevuto solo due telefonate: quelle di Roberta Pinotti e di Laura Boldrini”.
La senatrice, nelle settimane precedenti, è stata al centro di una polemica con il partito per il collegio assegnatole, «perdente». Lì, dopo aver deciso di accettare la candidatura, è stata battuta da Ester Mieli 37,1% a 31,2%.