Gli exit poll su Verona premiano Damiano Tommasi, sostenuto dalle forze di centrosinistra riunite in blocco per l’ex calciatore di Hellas e Roma. Con il 37-41% si aggiudica la sfida dei sondaggi elettorali all’uscita dai seggi, lasciando il sindaco uscente Federico Sboarina a e l’ex sindaco Flavio Tosi appaiati fra il 27 e il 31%.
Un risultato a sorpresa dato che a Verona il centrosinistra non governa dal 2007. “Dovremo attendere i dati certi, ma il risultato degli exit poll dimostra che la voglia di girare pagina a Verona si fa sentire e questo era il nostro primo obiettivo. È un risultato storico per Verona, dove da tempo si attende la prospettiva di un cambiamento. La speranza è quella di poter iniziare a costruire un futuro nuovo per la città”, dice.
Molti si ricorderanno di lui come calciatore. 48 anni, Tommasi per ben 10 anni (dal 1996 al 2006) è stato una colonna del centrocampo della Roma. Con la Nazionale ha invece disputato 25 match, partecipando anche ai Mondiali del 2002. Ma è a Verona che è cominciato tutto: con l’Hellas ha debuttato in Serie B, proprio lui nativo di Negrar di Valpolicella, a pochi chilometri dal capoluogo veneto. Appesi gli scarpini al chiodo, Tommasi diventa presidente dell’Aic (Associazione Italiana Calciatori), carica che manterrà dal 2011 al 2020.
Tommasi frequenta la facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Padova. Obiettore di coscienza, seguace di don Lorenzo Milani (molti capitoli del suo programma si aprono con citazioni del prete di Barbiana) è stato presidente dell’Aic (Associazione italiana calciatori), dal 2011 e fino al giugno scorso. Assieme alla moglie ha fondato e guida una scuola bilingue considerata all’avanguardia nella didattica. Ha accettato la candidatura dopo molte incertezze.