Acque ancora agitate in casa Fratelli d’Italia dopo la pubblicazione dell’inchiesta di Fanpage sulla “lobby nera”. Mentre la leader del partito di destra Giorgia Meloni dalla Sicilia parla di “polpetta avvelenata a pochi giorni dal voto”, Roberto Jonghi Lavarini, il ‘barone nero’ al centro dell’inchiesta sui legami della destra milanese con gruppi neofascisti ed estremisti, getta benzina sul fuoco con un post sui social nel quale dice a Meloni e Salvini: ora “nessuno faccia finta di non conoscermi”. Con tanto di foto assieme a entrambi.
“Sono assolutamente indipendente e apartitico ma nessuno faccia finta di non conoscermi o, peggio, si permetta di offendere gratuitamente me e la comunità di veri patrioti che rappresento”, ha scritto Roberto Jonghi Lavarini sui social. “Il 5 per cento di voti della “destra radicale” fa gola a tutti ed è indispensabile per vincere qualunque sfida bipolare, nei comuni e nelle regioni, come alle elezioni politiche”. Già candidato alla Camera con il partito di Meloni nel 2018, Lavarini è stato condannato nel 2020 a due anni per apologia del fascismo.
Le parole della Meloni
“Una polpetta avvelenata a pochi giorni dal voto amministrativo”. Così Giorgia Meloni, da Vittoria, nel Ragusano, dove si vota il prossimo 10 ottobre, per partecipare a un comizio elettorale in merito al video diffuso da Fanpage. “Tre anni di giornalista infiltrato – ha detto – per mandare in onda 10 minuti di video nell’ultimo giorno di campagna elettorale e sulle pagine dei giornali nel giorno del silenzio, in uno stato di diritto non sarebbe mai accaduto. Continuo a chiedere al direttore di Fanpage le oltre 100 ore di girato per capire come si comportano i miei dirigenti”.