Lezzi (M5s) contro ministro Bellanova: “In manovra 40 milioni a società del suo segretario”
Nella lunga discussione che ha portato all’approvazione della Manovra 2020 c’è stato spazio anche per una polemica tra Italia Viva e il M5s: al centro, un nuovo “caso Teresa Bellanova“, sollevato dalla senatrice pentastellata Barbara Lezzi.
All’interno della nuova legge di Bilancio sono previsti, tra le altre voci, alcuni fondi pubblici destinati ai territori colpiti dalla xylella, come previsto dal piano di rigenerazione. Ed è proprio su questo tema che si basa l’attacco dell’ex ministra per il Sud del governo Lega-M5s a Bellanova: “Le risorse – ha scritto Lezzi su Facebook – devono essere destinate alle sole aree infette. Peraltro, se è vero che l’attuale ministro abbia intenzione di “distrarre” dagli agricoltori 40 milioni di euro a favore di Gal e Dajs è bene precisare che il suo segretario particolare ne è amministratore. Non va affatto bene”.
Le due sigle citate da Lezzi sono “Gruppo d’azione locale” e “Distretto agroalimentare di qualità Jonico Salentino”, mentre il collaboratore in questione è Cosimo Durante. E mentre le opposizioni hanno chiesto a gran voce che Bellanova si recasse in Aula per riferire sul tema, il ministero delle Politiche agricole ha diramato una nota per smentire tutto.
“Chi stasera dal Movimento 5 Stelle o dalla Lega ha fatto insinuazioni sui fondi per le attività sviluppate nel Piano per la rigenerazione olivicola della Puglia attraverso i Gal o con i contratti di distretto – si legge – dovrebbe sapere, per averlo condiviso in prima persona, che il piano approvato nel febbraio 2019 firmato dal ministro Centinaio e frutto di concertazione già prevedeva interventi attuati attraverso i Gal e fondi nazionali per il contratto di distretto Xylella, rivenienti peraltro in parte dall’ultima legge di bilancio del Governo Gentiloni. Misure rimaste nel nuovo Piano per continuità amministrativa e con le stesse identiche finalità”.
Il comunicato parla anche direttamente di Barbara Lezzi: “Si comprende la sua attitudine, dalla siderurgia alla Tap, di buttarla in caciara, provocando danni serissimi al territorio e nella percezione della realtà nell’opinione pubblica. Ma c’è un limite a tutto”.
Non è mancata però una nuova replica di Lezzi, sempre sulla sua pagina Facebook. “La ministra Bellanova – ha scritto – ha confermato quanto, purtroppo, temevo. Sta distraendo fondi dagli agricoltori a favore di Gal e Dajs. È molto grave. Nella nota del suo ministero fa molta confusione. Il piano previsto da Gentiloni aveva tre problemi: carenza di risorse, non raggiungeva tutti i piccoli agricoltori, non tutelava e non garantiva il ripristino del paesaggio. Nell’ottobre del 2018 stanzio, quindi, 30 milioni di euro in continuità con quel piano. Quindi, a questo punto, in accordo con il ministro Centinaio che approvò l’intento, destinai ulteriori 300 milioni in discontinuità con il passato. La legge prevede la stesura di un nuovo piano per la sola area infetta e per i soli agricoltori. Questi soldi sono per chi non ha avuto niente e ha solo disperazione e sconforto”.
Al momento, non è arrivata una nuova risposta della ministra Bellanova, travolta dunque da una nuova ondata di polemiche dopo quelle di qualche mese fa, quando i social la attaccarono per il suo titolo di studio dopo la sua nomina a capo del dicastero.