“Quando Conte è uscito la commozione ha colpito tutto il palazzo. Lui ha il dono di arrivare al cuore e questo lo renderà diverso da tutti i presidenti del Consiglio”. A dirlo, in una lunga intervista al Corriere della Sera, è Rocco Casalino, portavoce dell’ex premier Giuseppe Conte.
Casalino ha recentemente pubblicato la sua autobiografia in un libro (“Il Portavoce – La mia storia“, Piemme). Nel libro, ripercorre la sua vita dalla difficile infanzia in Germania alle violenze del padre, fino alla fama arrivata dopo la partecipazione al Grande Fratello, all’attivismo nel M5S e all’approdo a palazzo Chigi.
“Il concetto di potere lascia il tempo che trova”, dice Casalino al Corriere. “Per me Palazzo Chigi è stata una esperienza impegnativa di lavoro. Quest’ultimo anno con la pandemia è stato molto faticoso, un livello di stress pazzesco”. Sull’ex premier dice: “Non credo che Conte sarà presto dimenticato. Il video del suo addio ha incassato su Facebook un milione di like, numeri pazzeschi che non fa nessuno al mondo. Proprio tutto questo consenso ha fatto di lui un problema”.
Con l’ex premier “continuiamo a sentirci, non ci siamo lasciati come se qualcosa fosse finito”. E aggiunge: “È una persona vera, ci mette la faccia. Ha avuto il coraggio di affrontare migliaia di operai arrabbiati all’Ilva di Taranto. È andato a trattare a Bruxelles ed è stato un numero uno, ottenendo il risultato migliore di tutti. Una macchina da guerra, uno stakanovista assoluto, capace di lavorare 18 ore”.
Sul futuro Casalino dice: “Non so cosa farà Conte, ma mi auguro che la sua strada si intersechi con quella del Movimento”. E quanto al suo percorso personale: “Io sono un attivista del M5S, sto valutando cosa fare e mi serve un po’ di tempo per riprendermi.
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