Era una volontaria del centro Cassero, dove difendeva i diritti della comunità Lgbti+. E qualche giorno fa, l’avvocata penalista Carlotta Toschi, 38 anni, ha reso pubblica la decisione di candidarsi alle prossime elezioni con “Alternativa per l’Italia”, la lista appoggiata da Mario Adinolfi e Simone Di Stefano. Faceva parte del gruppo di consulenza legale Cassero Giuridico, nell’omonimo circolo politico impegnato nel riconoscimento dei diritti delle persone trans, bisessuali, lesbiche e gay.
Toschi dopo aver visto il programma politico ha detto “Ho respirato freschezza”. Ma i responsabili del Cassero Lgbtqi+ Center hanno sottolineato in un comunicato: “La notizia ci ha colto di sorpresa, candidarsi con una lista appoggiata da Adinolfi (Popolo della Famiglia) e da Di Stefano (Casapound) significa infatti abbracciare posizioni politiche che negano non solo le nostre battaglie ma le nostre esistenze”. I temi principali promossi da Alternativa per l’Italia sono la famiglia tradizionale e no green pass, come anche il no al divorzio e il no euro.
L’avvocata ha deciso di autosospendersi dall’incarico al Cassero fino alle elezioni, ma i responsabili del Center nel comunicato hanno fatto sapere: “Data la gravità della situazione, abbiamo scelto di interrompere definitivamente la nostra collaborazione”. E hanno specificato: “Come circolo politico Lgbti+ antifascista e transfemminista e come centro che eroga servizi di supporto alla comunità sul territorio, non tolleriamo qualunque forma di fascismo, razzismo, abilismo, omolesbobitransfobia, misoginia, grassofobia. I valori di Alternativa per l’Italia sono in aperta antitesi con tutto questo”.