Azione, Carlo Calenda a TPI
“Siamo nati per dare una casa all’Italia seria, che lavora produce e studia. Nessuna maledizione ci condanna a scegliere il male minore”. Lo ha detto Carlo Calenda a TPI a margine dell’evento di lancio di “Azione”, il nuovo movimento presentato insieme a Matteo Richetti giovedì 21 novembre a Roma.
Un logo blu scuro che ricorda un partito futurista e un manifesto in pochi punti, un partito che non è “né di destra né di sinistra”, ma che unisce elementi liberali a una grande attenzione al sociale.
Non credo, perché è il blu della bandiera europea, e non credo che la bandiera europea sia di destra. Azione è un partito “d’azione”, che certamente non è un partito di destra, è l’azionismo di Sturzo, che era un partito liberale con grande attenzione al sociale. Non credo che un logo possa essere di destra, le idee possono essere di destra. E credo che il manifesto che abbiamo pubblicato oggi chiarisca molto bene quali sono: Stato forte ma dentro i suoi confini, sicurezza, sanità, e scuola dove investire più soldi. Iniziativa privata perché i soldi non vanno sprecati nella nazionalizzazione di qualunque cosa.
Si, molto soli. E non lo saremmo se in Italia ci fosse un’offerta diversa. Ma oggi in Italia ce la fa solo chi si allea con i populisti o con i sovranisti, per cui siamo nella situazione in cui o scegliamo Salvini, o Di Maio. E se scegliamo il Pd, il Pd sceglie di Maio, che è la stessa cosa. Ed è proprio questo che bisogna rompere, nessuna maledizione ci condanna a scegliere il male minore. L’Italia seria che lavora produce e studia deve avere una cosa, altrimenti è un grosso problema.
Si, non solo. Nasciamo anche in contrapposizione al fatto che la politica debba essere per forza il “tifo contro”. Le persone votano perché l’altro gli fa paura. Io spero di riuscire a costruire un movimento di cui la gente possa essere fiera, che possa votare in modo convinto. Un voto per un partito che sanno possa dare risposte ai problemi.