Cappato assolto per il caso dj Fabo, Filomena Gallo a TPI: “Un precedente importante per i diritti”
“Questa decisione è molto importante ed è conseguenza della sentenza della Corte Costituzionale”, ha sottolineato Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni, in una dichiarazione inviata a TPI per commentare l’assoluzione di Marco Cappato nel processo che lo vedeva imputato per il reato di aiuto al suicidio dinanzi alla Corte d’assise di Milano, per il caso dj Fabo.
L’esponente dei Radicali è stato assolto perché “il fatto non sussiste”, tre mesi dopo la storica sentenza emessa dalla Corte Costituzionale lo scorso settembre, che stabiliva che “l’aiuto al suicidio non è sempre punibile” ai sensi dell’articolo 580 del codice penale.
“La Corte d’assise di Milano nel sollevare il dubbio di legittimità costituzionale sull’art.580 del codice penale per la parte del reato di aiuto al suicidio aveva voluto esprimere un concetto ampio di libertà personale alla luce della costituzione violata da un precetto dell’epoca fascista”, spiega Gallo. “Ora i fatti per cui Marco Cappato rischiava fino a 12 anni di reclusione, alla luce della sentenza della Corte sono di diversa lettura giuridica”.
“In questo momento abbiamo conquistato un precedente importante per i diritti e il diritto, in un paese dove la politica non vuole affrontare con buone leggi il tema delle libertà”, aggiunge l’avvocato. “Il Parlamento non ha trattato il tema neppure dopo la sentenza della Corte Costituzionale, che non crea vuoto normativo, ma dichiara quando l’aiuto al suicidio non è punibile e ribadisce che è necessario l’intervento del legislatore per tutelare tutte le scelte sul fine vita”.
“Eppure questo è lo stesso parlamento che a luglio aveva dichiarato che attendevano la decisione della Corte per legiferare”, sottolinea l’avvocato, che ricorda: “È depositata alla Camera una proposta di legge di iniziaiva popolare dal 2013 sulla legalizzazione dell’ eutanasia e va discussa, è arrivato il momento che sia così”.
Nell’attesa dell’intervento del legislatore, Gallo spiega che “la prossima tappa sarà Massa il 5 febbraio per il processo che vede sempre imputato Marco Cappato con Mina Welby per l’aiuto a Davide Trentini che non era sottoposto a trattamenti di sostegno vitale”.
A febbraio 2017 Marco Cappato aveva accompagnato Fabiano Antoniani (Dj Fabo), rimasto tetraplegico e cieco nel 2014 dopo un tragico incidente, in una clinica in Svizzera per praticare il suicidio assistito.
Secondo la Corte costituzionale non è punibile “chi agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche e psicologiche che egli reputa intollerabili ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli”.