Martedì 27 marzo è stato il giorno delle nomine dei Capigruppo in Parlamento, alla Camera e al Senato. Eccole una per una, partito per partito:
Partito Democratico: nomina Marcucci e Delrio – È arrivata l’indicazione del nome dei capigruppo in parlamento anche da parte del Partito Democratico. Si tratta di Graziano Delrio alla Camera e di Andrea Marcucci al Senato. Il secondo è considerato figura molto vicina all’ex segretario Matteo Renzi. Alla vigilia si ipotizzava per la Camera Lorenzo Guerini, ma la minoranza dem era contraria alla nomina di due fedelissimi di Renzi. Per questo a Montecitorio si è optato per Delrio, non ostile all’ex premier ma che non fa parte della cerchia dei suoi fedelissimi.
Forza Italia: sceglie Gelmini e Bernini – Forza Italia ha annunciato i nome dei capogruppo a Montecitorio e a Palazzo Madama: si tratta di due donne, Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini. Il nome di Bernini era tra quelli in lizza anche per la presidenza del Senato, prima che il centrodestra, in accordo con il Movimento Cinque Stelle, convergesse su Maria Elisabetta Alberti Casellati.
M5S sceglie Giulia Grillo alla Camera e Danilo Toninelli al Senato.
Lega Giancarlo Giorgetti alla Camera e Gian Marco Centinaio al Senato.
Fratelli d’Italia Fabio Rampelli alla Camera e Stefano Bertacco al Senato.
Gruppo misto: Federico Fornaro (Liberi e uguali) alla Camera e Loredana De Petris al Senato.
I nomi più gettonati
Nel partito che vanta la più numerosa rappresentanza parlamentare, il Movimento Cinque Stelle, è ormai tutto definito: Danilo Toninelli sarà capogruppo al Senato e Giulia Grillo alla Camera.
Nel centrodestra la Lega i nomi in pole position sono quelli Giancarlo Giorgetti per la Camera e Gian Marco Centinaio al Senato, ma l’accordo definitivo all’interno del gruppo non è ancora stato raggiunto.
Forza Italia punterà su due donne: Maria Stella Gelmini sarà capogruppo alla Camera, mentre al Senato dovrebbe spuntarla Anna Maria Bernini, che sarebbe in questo modo compensata della mancata elezioni alla presidenza di Palazzo Madama.
Fratelli d’Italia, invece, ha deciso di rinviare la nomina dei capigruppo a quando sarà definita un’altra importante partita, quella delle vicepresidenze di Camera e Senato.
Il gruppo di Giorgia Meloni, per il momento, ha deciso di indicare Fabio Rampelli per Montecitorio e Ignazio La Russa per Palazzo Madama, che hanno condotto le trattative per le elezioni dei presidenti delle due camere.
Ancora molto incerta, infine, la situazione nel Partito democratico, dove la scelta dei capigruppo avviene tramite voto a scrutinio segreto.
L’area più vicina all’ex segretario, Matteo Renzi, punta su Lorenzo Guerini alla Camera e Andrea Marcucci al Senato. Se sulla nomina del primo non sembrano esserci problemi particolari, sul nome Marcucci si registra qualche resistenza tra le varie correnti del Pd.
I lizza ci sono anche Monica Cirinnà, Anna Rossomando, Graziano Delrio e Matteo Richetti.
Dopo la nomina dei capigruppo, il 29 marzo 2018 l’Assemblea di Montecitorio sarà chiamata ad eleggere quattro vicepresidenti, tre questori e otto segretari di presidenza.
Il 3 aprile 2018, invece, prenderanno il via le consultazioni del presidente della Repubblica.
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