Dopo la fiducia incassata dal governo M5s-Lega alla Camera e al Senato, la legislatura comincia a entrare nel vivo. La partita per le nomine dei viceministri e dei sottosegretari è ancora aperta, ma nel frattempo i partiti stanno definendo tutte le loro strategie politiche.
Il Movimento Cinque Stelle, come gli altri partiti, aveva già nominato nei mesi scorsi i capigruppo per la Camera e per il Senato. Tuttavia, la formazione del governo ha imposto dei cambiamenti.
Alla Camera era stata infatti nominata Giulia Grillo, che ha però giurato come ministro della Salute. Stessa sorte per Danilo Toninelli: designato come capogruppo al Senato, deve ora rinunciare all’incarico in quanto nuovo ministro delle Infrastrutture.
Il Movimento ha quindi dovuto operare dei cambiamenti. A prendere il posto di Grillo e Toninelli sono due personaggi poco conosciuti al grande pubblico, rimasti finora nell’ombra, ma che ora assumeranno un ruolo di primo piano: si tratta di Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli.
Francesco D’Uva, 31 anni, è al secondo mandato in parlamento: messinese, già nella scorsa legislatura era stato infatti eletto alla Camera, e aveva lavorato nella commissione cultura e in quella antimafia. Alle elezioni del 4 marzo ha ottenuto il seggio in parlamento candidandosi in Sicilia.
Suo nonno Nino D’Uva, un noto avvocato siciliano, venne ucciso dalla mafia nel 1986.
“Sono pronto a ricoprire questo ruolo con responsabilità, impegno e senso del dovere, così come ho fatto negli ultimi cinque anni. Adesso abbiamo tante sfide sul tavolo e siamo pronti a combatterle per tutti gli italiani”, ha detto D’Uva dopo la nomina come capogruppo.
A sostituire Danilo Toninelli al Senato ci sarà invece Stefano Patuanelli. Nato a Trieste nel 1974, Patuanelli è al suo primo mandato in parlamento. Ex consigliere comunale, fa parte del Movimento da diversi anni.
Nelle prime battute della legislatura era entrato a far parte della Commissione speciale per l’esame degli atti urgenti presentati dal Governo.
Inizialmente si pensava che il Movimento avrebbe indicato come capogruppo al Senato Vito Crimi. È però probabile che Crimi diventerà sottosegretario con delega ai servizi segreti. Da qui la scelta di optare per Patuanelli, indicato su proposta di Luigi Di Maio.
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