Cannabis light news | Concluse le polemiche sul caso Siri (qui il riassunto), il nuovo fronte di scontro, che divide la maggioranza di governo giallo-verde è la cannabis light.
Le posizioni sono agli antipodi: il vicepremier leghista Matteo Salvini nelle sue ultime dichiarazioni pubbliche si è concentrato su questo tema, criticando la proposta di legge dei Cinque Stelle che vuole legalizzare la cannabis e dei suoi derivati e spiegando di voler “chiudere tutti negozi che oggi vendono cannabis e vietare ogni tipo di festa legata alla canapa”.
Salvini si è detto pronto anche a far cadere il governo sulla cannabis legale.
Nella tarda serata del 9 maggio, il Viminale ha emanato la direttiva sui cannabis shop, ma non prevede la chiusura di cui parla Salvini. Qui tutti i dettagli.
Il leader della Lega Matteo Salvini ha dichiarato guerra alla cannabis. Il vicepremier ha detto di recente che “la droga è un’emergenza nazionale” e che darà “istruzioni agli uomini della sicurezza per andare a controllare uno per uno i presunti negozi turistici di cannabis” perché sono “luoghi di diseducazione di massa”.
Le sue affermazioni sono state contestate dal ministro della Salute Giulia Grillo, che ha specificato che le attività commerciali alle quali fa riferimento Salvini non vendono “droga”. Come abbiamo spiegato, gli shop vendono cannabis light legale.
L’unica motivazione alla quale può aggrapparsi Salvini riguarda gli episodi in cui, in passato, si è scoperto che alcuni di questi negozi venivano utilizzati anche per spacciare, dunque per vendere sostanze stupefacenti. Oltre la cannabis light venivano quindi vendute sottobanco altre sostanze stupefacenti.
Nelle Marche, per esempio, sono stati arrestati il titolare di un’attività e il suo socio perché si è scoperto che la cannabis aveva un Thc di 0,85 (il limite è 0,2 per cento). A Roma, invece, i poliziotti hanno scoperto dei panetti di hashish e macchine per il sottovuoto in uno shop.
Ma sono pochissimi gli episodi del genere, rispetto al numero dei negozi presenti in Italia. Facendo fact-checking, l’affermazione di Matteo Salvini “Lo spaccio avviene in un negozio su 2” è quindi falsa.
Cannabis light news | Salvini da Gruber lancia le dichiarazioni sulla cannabis
Contro la cannabis a Otto e Mezzo – Durante il programma Otto e Mezzo in prima serata su La7, Matteo Salvini è stato ospite di Lilli Gruber.
Nonostante non volesse partecipare alla puntata, dicendo “La Gruber? Simpatia portami via”, è poi tornato sui suoi passi e durante l’intervista una grande parte del discorso è stata incentrata sull’argomento cannabis (qui il racconto del botta e risposta tra Salvini e la Gruber).
Al leghista hanno risposto il vicepremier M5S Luigi Di Maio e la ministra della Salute, Giulia Grillo. Per il Movimento 5 Stelle “non è il momento di affrontare questo tema”.
Su questo tema già nei mesi scorsi era emersa la distanza tra le posizioni della Lega e quelle del M5S.
Proprio nel giorno delle polemiche sulla cannabis, il Comune di Torino ha approvato le coltivazioni di cannabis su terreni cittadini. Una mozione presentata dal consigliere pentastellato, Federico Mensio (qui un approfondimento sul caso di Torino).
Ad intervenire, con una posizione terza e neutrale è stato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “La cannabis non è all’ordine del giorno”, ha detto il premier, gelando Salvini (ecco le dichiarazioni di Conte).
Qui di seguito una serie di link utili sul tema: