Ci sono foto in cui Nicola Franco, candidato di Fratelli d’Italia per il municipio VI, fa il saluto romano. E poi ci le immagini di quella seduta streaming del consiglio municipale di un anno fa quando il consigliere espose un libro sulle ss e uno su Mussolini.
Il prossimo 17 e il 18 ottobre Franco sfiderà al ballottaggio per la guida del municipio che comprende anche Tor bella monaca l’avversaria del Movimento Cinque Stelle Francesca Filipponi. Intervistato da Fanpage, il candidato ha detto: “Che mi sono messo la camicia nera o fatto il saluto romano non lo rinnego”. Poi sulle immagini incriminate, spiega: “Parliamo di un fatto che risale ad un anno fa, è una libreria con 500 testi tra i quali c’è anche ‘Il Capitale’ di Marx, Engels, e – aggiunge il candidato – ho fatto vedere addirittura un libro di Liliana Segre“.
Franco sostiene, inoltre, che riguardo ai suoi libri molti “anche da sinistra” gli avrebbero scritto per dargli sostegno, “dicendomi che a casa hanno il Mein Kampf e non per questo sono nazisti. Leggere un libro non significa condividerne quello che è contenuto al suo interno”. Poi attacca chi lo critica: “Capisco che la disperazione di chi deve inseguire e deve recuperare voti può portare anche a strumentalizzare cose come queste”.
Sulla bacheca Facebook di Franco, alla data del 5 agosto del 2015, compare anche una foto il cui il candidato viene immortalato con un gruppo di amici mentre fa il saluto romano. In altri post, come riporta Fanpage, compaiono la scritta a lutto “28/04/1945” (il giorno della morte di Mussolini), frasi di elogio e citazioni del Duce.
In riferimento alla manifestazione di sabato indetta dalla Cgil dopo l’attacco subito dal sindacato il 9 ottobre Franco ha detto: “Condanno il fascismo, ma chi durante il silenzio elettorale organizza una manifestazione antifascista vuole prendere il consenso degli indecisi”. Lo stesso 9 ottobre la leader di FdI Giorgia Meloni aveva affermato: “Nel Dna di Fratelli d’Italia non ci sono nostalgie fasciste, razziste, antisemite. Non c’è posto per nulla di tutto questo. Nel nostro Dna c’è il rifiuto per ogni regime, passato, presente e futuro”.