“Impresentabili? Lo avevamo previsto”. Lo ha detto Valeria Ciarambino, la candidata per il M5S in Campania, ai microfoni di TPI a margine dell’evento in Piazza Carità a Napoli per la chiusura della campagna elettorale per le regionali. Il riferimento è alla lista dei candidati impresentabili pubblicata oggi – giovedì 17 settembre – dalla Commissione parlamentare antimafia dopo la consueta analisi delle liste elettorali nelle 7 Regioni chiamate alle urne nel prossimo weekend. I problemi si concentrano in tre Regioni: la Puglia, la Campania e la Valle d’Aosta con un totale 13 candidati che non hanno superato l’esame posto in essere dalla Commissione e dal suo presidente, Nicola Morra.
Gli impresentabili in Campania
Alle elezioni regionali in Campania sono ben nove i candidati impresentabili (otto rinviati a giudizio e uno per effetto della legge Severino). Di questi, cinque sono candidati con Vincenzo De Luca (Pd), quattro con Caldoro (centrodestra). Si tratta di Sabino Basso, della lista Campania libera- De Luca Presidente”, per Vincenzo De Luca Presidente, imputato di riciclaggio con dibattimento in corso davanti al Tribunale di Avellino; Orsola De Stefano, di “Lega Salvini Campania”, imputata di concussione; Maria Grazia Di Scala, della lista “Forza Italia Berlusconi con Caldoro”, imputata di concussione; Aureliano Iovine, di “Liberaldemocratici Campania popolare moderati con De Luca”, per Vincenzo De Luca Presidente, imputato di plurimi reati tra cui associazione per delinquere di stampo mafioso. Poi, ancora, Michele Langella di “Campania in Europa”, per Vincenzo De Luca Presidente, imputato di riciclaggio; Monica Paolino (“Forza Italia Berlusconi con Caldoro”, per Stefano Caldoro Presidente), imputata per scambio elettorale politico-mafioso; Francesco Plaitano (“Partito Repubblicano Italiano”, per Vincenzo De Luca Presidente), già segnalato nel 2015 dalla Commissione antimafia; Francesco Silvestro (Forza Italia – Berlusconi con Caldoro). Il candidato impresentabile per effetto della legge Severino è invece Carlo Iannace (De Luca presidente).
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