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    Calenda: “Due serpenti a casa, poi il blackout”, la metafora sulla situazione politica italiana diventa virale

    Di Maria Teresa Camarda
    Pubblicato il 7 Ago. 2019 alle 15:28 Aggiornato il 7 Ago. 2019 alle 15:39

    Calenda: “Due serpenti dentro casa”

    “Ieri sera due serpenti dentro casa”. Comincia così il “racconto” dell’eurodeputato Pd-Siamo Europei Carlo Calenda su Twitter. Il racconto di una serata passata tra le mura di casa ma che, improvvisamente, è diventata simbolica, per via di quello che è successo mentre l’esponente del Pd cercava, con qualche difficoltà, di catturare i due rettili. “Mentre cercavo di agguantare il primo dietro la testa, tenendolo fermo con la scopa, blackout elettrico. L’ho trovata una perfetta metafora della situazione”, ha scritto.

    Quale situazione? La risposta è lasciata, inizialmente, alla libera interpretazione degli utenti del social network, che si sono scatenati in fantasiose ricostruzioni e dietrologie.

    Molti quelli che hanno pensato che il riferimento fosse a un governo sempre più prossimo a una crisi. Una crisi che, in effetti, sembra ormai inevitabile, soprattutto alla luce del voto al Senato sulle mozioni Tav. Quella del Movimento 5 stelle, per lo stop ai lavori del tunnel, è stata bocciata, causando, di fatto, “un blackout” nella maggioranza gialloverde.

    Così, più che una metafora, quello che è accaduto ieri a Carlo Calenda coi serpenti è stata letta quasi come una profezia: i fatti raccontati risalgono a ieri sera, 6 agosto, e il tweet è di questa mattina presto, 7 agosto, prima che il voto di Palazzo Madama sancisse la definitiva distanza tra le due forze di governo, Lega e Movimento 5 stelle.

    Sulla capacità di prevedere il futuro, ci ha scherzato lo stesso Calenda, sempre su Twitter. “Ti sei svegliato profeta”, gli scrive un utente. “Eh sì. Capita. È una capacità che acquisti con la tessera del Pd”, ha scherzato l’ex ministro.

    Ma l’interpretazione originale del tweet arriva direttamente da Carlo Calenda in risposta a un tweet di Makkox. “Immediatamente ho visualizzato la statua del Laoconte colla capa di Calenda. Nnaggia a curtura“, ha scritto il “vignettaio” Marco D’Ambrosio. E Calenda replica, fornendo una chiave di lettura: “Pensa che io visualizzo Salvini e Di Maio. Sto messo parecchio peggio. PS Il blackout cosmico è il Pd, indubbiamente”.

    Calenda e le liti nel Pd

    L’europarlamentare Calenda in questi ultimi giorni ha provato ad assumere, anche provocatoriamente, il ruolo di “paciere” in una delle ultime liti all’interno del Pd, la cosiddetta “guerra delle petizioni”, per chiedere le dimissioni di Matteo Salvini. Una proposta da Nicola Zingaretti, segretario nazionale del partito, e una proposta dall’ex, Matteo Renzi.

    “Con 15 minuti di duro lavoro ho fuso le due petizioni per le dimissioni di Salvini. Che ne dite Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, Nicola Zingaretti, facciamo questo sforzo di unità? Daje”, ha scritto su Twitter. “La questione è semplice: vogliamo sfiduciarci tra di noi, vogliamo sfiduciare Salvini o vogliamo sfiduciare i nostri elettori? Terzo obiettivo quasi completato”, ha aggiunto, critico.

    Ecco, perché per Calenda “il blackout cosmico” è “il Pd, indubbiamente”.

    Ma cosa è successo ai serpenti?

    “Alla fine presi e rilasciati”, ha spiegato Calenda, parlando dei serpenti. L’europarlamentare ha fatto in modo di catturarli senza ucciderli e ferirli, così da poterli rimettere in libertà.

    Però lontani dalla sua casa.

    Il precedente nello studio di Weah

    Ad aprile di quest’anno anche il presidente della Liberia George Weah ha avuto qualche contrattempo per via di due serpenti che si sono introdotti nel suo ufficio, costringendolo a “lavorare da casa”. I tecnici hanno disinfestato i locali con il fumo, ma dei due rettili non c’era traccia.

    Hanno trovato però un buco nel muro, all’altezza del terreno: “Da lì avranno trovata la loro strada per tornare indietro”, hanno dichiarato alla stampa locale.

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