Calenda: se arriviamo al 10% Draghi bis con Pd, Forza Italia e Lega
“Se prendiamo il 10-12% sette secondi dopo nasce la maggioranza Ursula”. Carlo Calenda apre ancora a una maggioranza composta da Pd, Forza Italia, Lega e anche Movimento 5 stelle, oltre al suo “Terzo polo”, per sostenere un nuovo governo Draghi. In un’intervista alla trasmissione “Casa Italia” su Sky Tg24, il leader di Azione ha ribadito il suo appello per una maggioranza ampia anche dopo le prossime elezioni, sul modello di quella che nel 2019 si è formata nel parlamento europeo per eleggere Ursula von der Leyen alla guida della commissione europea.
“Fossi in Giorgia Meloni riconoscerei che la persona più adatta a guidare il governo in questo momento è Mario Draghi. È legittimo dire ‘sono pronta’, ma non è così”, ha detto Calenda, dopo le dichiarazioni della presidente di Fratelli d’Italia, in cima ai sondaggi, sulla futura guida del governo. “Se vincesse il centrodestra e ci fosse l’affermazione di Fdi non ho ragione di credere che Mattarella possa assumere una scelta diversa rispetto alla mia indicazione”, aveva detto la leader del centrodestra venerdì scorso.
“Il momento è molto particolare in Italia e in Occidente, non possiamo far scendere Schumacher dalla Ferrari e farla guidare a qualcuno che non ha mai guidato in Formula 1”, la posizione invece di Calenda, che ha individuato il 10 percento come soglia del successo elettorale dell’alleanza tra Azione e Italia viva, da lui guidata. “Penso che Azione/Italia Viva debba arrivare sopra il 10%, perché così sarà difficile formare un governo di parte e si potrà riformare un’area” di responsabilità, ha affermato l’ex ministro dello Sviluppo economico, secondo cui un eventuale “successo elettorale” dell’alleanza centrista porterebbe Lega, Forza Italia e Pd a staccarsi e sostenere una maggioranza Ursula.
“Se il Terzo polo avrà un buon risultato, bisognerà trovare un governo e vista la situazione che abbiamo speriamo vada avanti l’attuale premier”, ha detto Calenda, chiedendo che il paese proceda sulla cosiddetta Agenda Draghi “perché è un’agenda di buonsenso”.