Rottura tra Carlo Calenda e il Pd, la replica di Enrico Letta
“L’unico alleato possibile per Calenda è Calenda”: arriva sui social la replica del segretario del Pd, Enrico Letta, alla decisione di Carlo Calenda di rompere l’alleanza tra Azione e il Partito Democratico.
Pochi minuti dopo l’annuncio di Calenda, infatti, Letta ha scritto sul suo profilo Twitter: “Ho ascoltato Carlo Calenda . Mi pare da tutto quel che ha detto che l’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda. Noi andiamo avanti nell’interesse dell’Italia”.
Ho ascoltato @CarloCalenda. Mi pare da tutto quel che ha detto che l’unico alleato possibile per Calenda sia #Calenda. Noi andiamo avanti nell’interesse dell’Italia.
— Enrico Letta (@EnricoLetta) August 7, 2022
La rottura tra Azione e Pd è stata annunciata dallo stesso Calenda nel corso del programma Mezz’ora in più, in onda su Raitre nel pomeriggio di domenica 7 agosto.
“Ho comunicato ai vertici del Pd che non intendo andare avanti con questa alleanza” ha dichiarato Calenda che poi ha aggiunto: “È una delle decisioni più sofferte da quando faccio politica”.
A far cambiare idea a Calenda, secondo quanto dichiarato dall’ex ministro dello Sviluppo economico, è stata la decisione di Enrico Letta di allargare la coalizione di centrosinistra anche a Sinistra Italiana, Verdi e Impegno civico. “Letta sapeva cosa sarebbe accaduto, già da ieri”, ha detto. “Non mi sento a mio agio con questo, non c’è dentro coraggio, bellezza, serietà, onore e amore a fare politica così ho comunicato ai vertici del Pd che non intendo andare avanti con questa alleanza”.
Pronta la risposta del Partito democratico. “Carlo Calenda parla di ‘onore’. Onore è rispettare la parola data”, ha affermato il partito sui propri canali social. “Un accordo, una firma, una stretta di mano tra persone leali e serie: questo è onore. Il resto, compreso l’attacco alla destra e alla sinistra tutte uguali, è populismo. Populismo d’élite, ma pur sempre populismo”, si legge nel messaggio, accompagnato da un video con stralci delle dichiarazioni dello stesso Calenda e di Letta subito dopo l’accordo tra Pd e Azione/+Europa dello scorso 2 agosto.
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