L’ipotesi per ora non è concretamente sul tavolo, ma Renato Brunetta, ministro della Pubblica Amministrazione, vorrebbe introdurre l’obbligo di vaccino anti-Covid per i dipendenti pubblici. “Forza Italia (il suo partito, ndr) è per l’obbligo vaccinale per gli insegnanti, ad esempio, che io estenderei per legge ad altri: a chi fa front office nella Pubblica Amministrazione e a chi lavora nei servizi pubblici”, osserva il ministro in una intervista a La Repubblica di oggi, domenica 25 luglio 2021.
“Dobbiamo stroncare le varianti con i vaccini”, sottolinea Brunetta. “Con Figliuolo abbiamo raddoppiato le dosi giornaliere, ad agosto serve un’ulteriore accelerazione. Bisogna passare al ‘night and day’, portare i punti vaccinali nelle località turistiche, e nelle città andare pure nei centri commerciali frequentati dagli anziani”.
Il ministro fa i conti: “Occorre immunizzare entro settembre altri 12-15 milioni di italiani, perché dall’autunno l’Italia possa esprimere il pieno potenziale di crescita: niente più Dad nelle scuole e impiegati in presenza negli uffici. Per questo scopo nessuna pausa adesso. E nessuna vacanza per i politici, il Governo e il Parlamento”.
Brunetta parla anche delle resistenze dell’alleato Matteo Salvini, leader della Lega, sul Green Pass obbligatorio: “Ritengo Salvini una persona capace e intelligente, ma preferisco quello che mi manda i messaggini con le foto dei banchetti dei referendum a quello che parla di vaccini”.
“Il libero dibattito su questi argomenti si deve fare nei luoghi della scienza, non sui social o nei talk show, e ogni affermazione deve essere verificabile”, prosegue il ministro. “È la teoria popperiana. Dici che non è utile vaccinare chi ha meno di 40 anni? Porta la letteratura a sostegno, se ne sei capace. Sennò è il caos, che peraltro ha un enorme impatto sulla società e sull’economia. Servono autocontrollo e regole da parte di chi ha responsabilità scientifiche e politiche”.
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