Covid, approvato il bonus psicologo: ecco come funziona
È stato approvato nella notte tra mercoledì 16 e giovedì 17 febbraio 2022 il cosiddetto bonus psicologo, che permetterà ai cittadini in possesso dei requisiti previsti di poter richiedere un ristoro di fronte alle spese affrontate durante psicanalisi o terapie, in aumento con l’epidemia di Covid: di seguito cosa prevede e come funziona.
“Ore 2.52. Le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio approvano il bonus psicologo. Grazie al governo per il lavoro fatto, ai gruppi parlamentari per il sostegno, a tutti coloro che ci hanno creduto. Si va in aula alla Camera. Un passo avanti decisivo” ha scritto Filippo Sensi, deputato del Partito Democratico, su Twitter annunciando il via libera della Commissione.
L’emendamento, inserito nel Dl milleproproghe dopo essere stato escluso dalla Legge di Bilancio, prevede lo stanziamento di 20 milioni di euro al Servizio Sanitario Nazionale.
Dieci milioni serviranno a potenziare le strutture già esistenti, mentre gli altri 10 andranno a quei cittadini con Isee inferiore a 50mila euro che potranno chiedere un ristoro, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 600 euro, per le spese affrontate durante psicanalisi e terapie.
“Il covid ha portato morte e preoccupazione ma anche il lato oscuro della salute mentale delle persone – ha spiegato Filippo Sensi prima dell’approvazione dell’emendamento – sono cresciuti i suicidi, episodi di cutting autolesionismo, ansia e depressione tra giovani ma non solo. Di fronte a questa impressionante ondata di disagio credevamo fosse necessario andare incontro alle esigenze di queste persone, che non compongono una nicchia”.
Soddisfatto Francesco Maesano, giornalista del Tg1, che su Change.org aveva lanciato una petizione che ha raccolto in poche settimane oltre 300mila firme per chiedere al governo di reinserire il bonus: “Volevamo più risorse, certo, e torneremo a chiederle. Ma la strada è tracciata ed è quella giusta”.
Come funziona il bonus psicologo
L’emendamento approvato nella notte prevede che si vada “a potenziare l’assistenza per il benessere psicologico individuale e collettivo, anche mediante l’accesso ai servizi di psicologia e psicoterapia in assenza di una diagnosi di disturbi mentali, e per fronteggiare situazioni di disagio psicologico, depressione, ansia, trauma da stress”.
È quindi previsto “un contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia fruibili presso specialisti privati regolarmente iscritti all’albo degli psicoterapeuti. Il contributo avrà un importo massimo di 600 euro a persona e sarà parametrato alle diverse fasce Isee al fine di sostenere le persone con Isee più basso. Sono escluse dalla platea dei potenziali beneficiari le persone fisiche con ISEE superiore a 50.000 euro. Le modalità di presentazione della domanda per accedere al contributo, l’entità dello stesso e i requisiti, anche reddituali, per la sua assegnazione sono stabiliti con decreto del Ministro della salute, adottato di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze entro trenta giorni dall’entrata in vigore della presente legge”.
Il calcolo dei 600 euro massimo è stato calcolato in base a quanto si legge nel documento: “Nel presupposto che una tariffa minima relativa ad una seduta di psicoterapia presso uno specialista privato si attesti intorno ai 50 euro, ogni contributo corrisponderà ad un rimborso indicativo di 600 euro (50 euro per 12 sedute) e, pertanto, complessivamente il finanziamento previsto consentirebbe di soddisfare una platea approssimativa di 16.000 soggetti”.
Leggi l'articolo originale su TPI.it