I nomi dei deputati coinvolti nello scandalo nazionale dei “furbetti” che hanno richiesto il bonus Inps da 600 euro potrebbero essere rivelati già oggi. Lo rende noto il presidente dell’Inps Pasquale Tridico che si è detto pronto a inoltrare i nomi al presidente della Camera Roberto Fico se ne farà formale richiesta.
Non saranno più tenuti nascosti i nomi dei parlamentari che hanno incassato il bonus per le partite Iva. Già ieri, il Garante della Privacy aveva autorizzato la diffusione dei nomi. Il Garante per la protezione dei dati personali ha spiegato che le norme sulla privacy non impediscono di rendere noti i dati relativi ai beneficiari del contributo, dal momento che si tratta di personalità pubbliche che hanno richiesto un sussidio pubblico.
Il Garante ha fatto inoltre sapere che “sarà aperta una istruttoria in ordine alla metodologia seguita dall’Inps rispetto al trattamento dei dati dei beneficiari e alle notizie al riguardo diffuse”. La condotta dei deputati, quindi, non è protetta dalle norme sulla privacy. Né tantomeno l’atto di richiesta del bonus Covid, da parte di un deputato svela alcun dato sensibile. Prevale piuttosto, in questo caso, il diritto alla trasparenza sulla riservatezza.
Tridico dovrebbe essere sentito nei prossimi giorni dalla Commissione Lavoro di Montecitorio. Intanto la Lega ha deciso di non ricandidare i suoi esponenti che hanno preso il bonus. “Io ho dato indicazione che chiunque abbia preso o fatto richiesta del bonus venga sospeso e in caso di elezioni non ricandidato”, ha spiegato il segretario della Lega Matteo Salvini commenta ad Agorà Estate il caso dell’assegnazione del bonus per le partite Iva a parlamentari e consiglieri”. “Tridico si deve dimettere? Io non faccio processi a nessuno e guardo a casa mia dove sono inflessibile. Domanderemo però al presidente dell’ Inps come abbia fatto a non pagare il bonus a chi ne aveva bisogno per darlo invece ai parlamentari”, ha aggiunto Salvini.
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