Emma Bonino si dice “incredula” per la decisione di Carlo Calenda di strappare l’accordo politico con il Partito Democratico e la coalizione di centrosinistra in vista delle elezioni del 25 settembre. La senatrice di +Europa, ospite ieri di Marianna Aprile e Luca Telese a In Onda, ha commentato la scelta del leader di Azione: “La serietà è tenere fede alla parola data”.
“Sono personalmente dispiaciuta e politicamente incredula. A oggi sono ferma al patto con Letta. Inoltre il testo dell’accordo è stato concluso sulla base di una bozza i cui contenuti erano stati scritti da Calenda. Io mi attengo a quell’accordo. Cosa sia successo dopo di così stravolgente, non lo so. Non lo comprendo”, sottolinea in un’intervista a Repubblica.
La senatrice poi afferma: “A me sembra che Letta abbia rispettato il patto, dal momento che era noto a tutti, e quindi anche ad Azione, che il segretario del Pd aveva intese anche con Nicola Fratoianni di Sinistra italiana e Angelo Bonelli dei Verdi e con Lugi Di Maio e Bruno Tabacci. Se per noi Azione/+Europa fossero state indigeribili, allora non dovevamo neppure sederci al tavolo. Non è che lo scopriamo dopo, o facciamo finta di scoprirlo dopo”.
“Abbiamo vissuto con sorpresa la decisione unilaterale di Calenda, e anche con rammarico, perché la federazione Azione/+Europa è un progetto su cui lavoriamo da circa un anno, e che ci aveva visto lavorare in maniera coesa, anche mettendo l’unità della federazione davanti a tutto”. Così all’Adnkronos il presidente di +Europa Riccardo Magi, sullo rottura da parte di Carlo Calenda e di Azione del patto con il Partito democratico.