Bonafede vuole abolire gli arresti domiciliari? Macché, è una bufala
Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, vuole abolire gli arresti domiciliari e punta a far scontare qualsiasi condanna o periodo di custodia cautelare in carcere. Fosse vero, sarebbe un annuncio dirompente e i giornali sarebbero occupati da fiumi di analisi ed editoriali sulla questione. Così però non è, già solo questa mancanza dovrebbe far scattare un campanello d’allarme.
Nonostante ciò, su Twitter da due giorni quasi non si parla d’altro, centinaia e centinaia di utenti, tra cui alcuni giornalisti, sono assolutamente convinti che il ministro Bonafede abbia realmente dichiarato di pensare all’abolizione degli arresti domiciliari. La causa? Come al solito, la colpa è da attribuire a un tweet bufala pubblicato da un anonimo utente e divenuto virale nel giro di poche ore.
“Ministro della Giustizia Bonafede: ‘Abolirò gli arresti domiciliari per quasi tutti i reati. La pena si deve scontare in carcere”, si legge nel tweet postato dall’utente @claudiodamico72, che al momento risulta aver ragranellato 333 retweet e oltre 700 like.
Come anticipato, il virgolettato twittato non trova alcun riscontro né sul web né sui giornali e, come confermato dal portavoce del ministro a TPI, in alcuna occasione il ministro Bonafede ha dichiarato di voler abolire i domiciliari per quasi tutti i reati, ipotesi che pur volendo sarebbe attualmente impercorribile dato che attualmente la popolazione carceraria ammonta a 60.320 detenuti su 46.782 posti disponibili per un tasso di sovraffollamento pari al 128, 94 per cento.
Il guardasigilli ha dichiarato di voler aumentare il numero di posti detentivi e di essere contrario a provvedimenti cosiddetti “svuotacarceri”, ma non ha mai accennato all’abolizione dell’istituto dei domiciliari.