L’ultima magia di Enrico Letta: far fare una vera e propria inversione di 180 gradi su Conte e i Cinque Stelle a Bonaccini e al fronte dei sindaci (di Base Riformista) Nardella e Gori. Se ai tempi di Zingaretti l’ex premier con la pochette e i grillini erano quasi i nemici da abbattere, forse più di Salvini, e il Pd non doveva neanche allearsi con loro, arriva la nuova linea degli amministratori ex renziani rimasti ancora nel Pd.
L’ha dichiarata oggi lo stesso Bonaccini, lasciando a bocche aperte più di una persona al Nazareno. Ecco il nuovo corso di Bonaccini: “Se noi dobbiamo avere alleati, è bene che quei potenziali alleati siano il più in forma possibile”, ha detto il presidente dell’Emilia Romangna intervistato durante il programma tv Omnibus, su La7, riferendosi al M5S. “Se i voti ce li togliamo a vicenda, la destra non si batte. Il tempo dell’autoisolamento mi auguro sia terminato per sempre”.
E poi su Conte: “Io sono convinto che la leadership di Conte al Movimento 5 Stelle possa solo fare bene, in questo momento, perché gode di stima diffusa e popolarità vera e mi auguro che possa essere un ‘carburante ecologico’ per il Movimento”.
Insomma, una vera e propria marcia indietro rispetto anche a solo poche settimane fa. Roba che quando Zingaretti diceva che era necessario allearsi con i 5 Stelle e Conte, c’era chi saliva sulle barricate. Per la serie: Bonaccini folgorato sulla via di Letta.
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