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    Bologna, Salvini citofona a casa di un tunisino: “Lei spaccia?”

    Provocazione del leader leghista al Pilastro, difficile periferia di Bologna, durante il tour per le elezioni regionali in Emilia-Romagna

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 21 Gen. 2020 alle 22:00

    Bologna, Salvini citofona a casa di un tunisino in periferia: “Lei spaccia?”

    Nuova provocazione di Matteo Salvini, in questi giorni impegnato nel tour in Emilia-Romagna in vista del voto di domenica 26 gennaio 2020. Il leader leghista ha visitato il difficile quartiere del Pilastro, periferia di Bologna, e in particolare l’area di via Grazia Deledda, nota tristemente per diversi episodi di degrado.

    Fa discutere il gesto di Salvini, il quale, accompagnato da una residente, è andato a citofonare in una palazzina dove la signora sostiene che viva una famiglia di spacciatori, tutti stranieri. “Buonasera, sono Salvini, è vero che qui spacciate?”.

    Circondato dai suoi collaboratori e da poliziotti e carabinieri, l’ex ministro è partito dunque da una famiglia di origine tunisina, poi controllato una rete divelta, da dove i pusher passerebbero o nasconderebbero cose.

    Una provocazione che ha scaldato gli animi dei suoi contestatori, a cominciare dalle sardine, che gli hanno urlato: “Tornate al Papeete”.  “A che titolo l’ho fatto?  – ha spiegato poi Salvini ai giornalisti -. In qualità di cittadino. Le forze dell’ordine fanno meglio di me il loro mestiere, quindi hanno gli elementi per decidere se quel tizio spaccia o non spaccia. Mi volevo togliere una curiosità, visto che una signora di 70 anni mi dice ‘mi minacciano di morte perché lì spacciano”.

    Qui il video della provocazione di Salvini a Bologna.

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