Laura Boldrini in ginocchio alla Camera per George Floyd
Alla destra radicale non è piaciuto l’omaggio di Laura Boldrini a George Floyd alla Camera, in ginocchio insieme ad altri deputati Pd per ricordare la morte dell’afroamericano avvenuta il 25 maggio scorso a Minneapolis. Ieri sera in un intervento in Aula l’ex terza carica dello Stato aveva spiegato: “Ritengo doveroso che in questo luogo, che è il cuore della democrazia italiana, venga ricordato Geroge Floyd, ucciso brutalmente da un agente di polizia. La sua morte ha suscitato proteste in tutto il mondo. Lo scorso fine settimana abbiamo visto milioni di persone di ogni credo e di ogni colore che sono scese in piazza con tranquillità, pacificamente, non solo negli Stati Uniti ma anche in molte città europee e nel nostro Paese, a Torino, a Bologna, a Roma- Moltissime persone hanno gridato il loro rifiuto verso il razzismo e verso i violenti abusi di potere. Perché il razzismo è presente anche da noi. I violenti abusi di potere sono accaduti e accadono anche da noi. E allora è importante ribadire anche in questa sede un ‘no’ chiaro contro ogni forma di discriminazione. E come è stato detto ieri molto bene nella piazza del popolo, io qui lo ripropongo: io non respiro, perché sono donna, perché sono disabile, perché sono immigrata, perché sono ebrea, perché sono musulmana, perché sono gay, perché sono lesbica, perché ho la pelle nera. Black lives matter”.
Ira Fdi
L’iniziativa della Boldrini per ricordare George Floyd è stata riportata all’attenzione della Camera oggi, 9 giugno, con un intervento del deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli che ha surriscaldato il clima in Aula. “Sono a chiedere alla Presidenza e a quest’Aula di valutare se ieri sera si è rispettato o no il regolamento della Camera dei Deputati quando negli interventi a fine seduta abbiamo visto occupare genuflessi l’emiciclo da alcuni deputati per una vicenda nota, quella di Floyd, che riguarda un’altra nazione e un’altra situazione. Io credo che la sceneggiata che abbiamo visto ieri qui nell’emiciclo non c’entri niente con il razzismo. Tutti noi condanniamo il razzismo senza ambiguità. Ma queste sceneggiate squalificano anche le lotte contro il razzismo.
Non abbiamo visto nessuno inginocchiarsi quando è stata uccisa Pamela, quando le forze dell’ordine si sacrificano per difendere il popolo italiano, quando le forze dell’ordine sono costrette al suicidio perché abbandonate dello Stato, quando gli italiani si sono tolti la vita per la crisi che attanagliava dopo il Coronavirus. In quest’Aula non ci si inginocchia, si sta in piedi e si risolvono i problemi degli italiani. C’è una dignità con cui si sta in quest’Aula”.
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