Lascia il consiglio comunale per allattare, candidata del Pd attaccata dalla Lega: “Come potrà fare il sindaco?”
Si era allontanata per andare ad allattare la figlia di 8 mesi. Un’assenza che un esponente leghista ha voluto contestare a Marta Bruschi, presidente del gruppo del Partito democratico nel consiglio comunale di Biella, scatenando una polemica che ha travalicato i confini della cittadina piemontese.
È successo mercoledì 21 febbraio durante una seduta serale del consiglio comunale che Bruschi, capogruppo dem in consiglio comunale e candidata sindaca, ha dovuto lasciare “per motivi familiari”. “Vedo che tra i banchi della minoranze c’è un’assenza importante. A due delibere dalla fine, il nuovo capogruppo Pd nonché candidata sindaca è andata via”, ha poi attaccato il consigliere leghista Alessio Ercoli. “Non è un consigliere qualunque, sono le 9 e 30 di sera, questo dimostra un ottimo interesse nei confronti della politica. Immagino come possa un domani fare il sindaco”, ha aggiunto Ercoli. Un intervento subito criticato da Andrea Foglio Bonda, consigliere di Buongiorno Biella: “Stai seriamente dicendo che una donna che va a guardare la sua bambina non può fare il sindaco?”
Anche i deputati del Pd hanno espresso solidarietà a Bruschi e rilanciato filmati della discussione in aula. “Solidarietà a Marta Bruschi, la candidata sindaco del Pd a Biella che si è assentata per alcuni minuti dall’aula del consiglio comunale per andare ad allattare la figlia e che, per questo, è stata insultata da un consigliere della Lega”, hanno detto i deputati dem. “Ecco chi sono parlano tanto di famiglia e attaccano violentemente una donna perché si prende cura della propria figlia. E arrivano a dirle che, per questo, ‘non può fare il sindaco’. Una scena ripugnante. Forza Marta”.