Ok il taglio dei parlamentari, ma al parlamento italiano serve prima di tutto una riforma dei regolamenti: questo il punto di vista di Pierluigi Bersani, deputato di Liberi e Uguali, sulla riforma costituzionale sostenuta da M5S e Pd.
Tagliare le poltrone? “Allora tagliamole tutte e mettiamoci uno coi pieni poteri”, osserva Bersani. “Anche io parlavo di tagliare 400 parlamentari, ma poi ci mettevo in mezzo tante altre cose. Non parlavo di poltrone, parlavo di funzionalità del parlamento, di regolamenti parlamentari”.
“Voi giornalisti fate vedere il plenum dell’aula solo quando c’è bagarre in aula, quando si menano. Sennò è sempre vuoto”, prosegue. “Visto da dentro, invece, ci sono parlamentari che vanno in commissione in ore antelucane o notturne, e si sentono frustrati”.
“Nessun parlamento del mondo funziona così”, sottolinea il deputato di Leu. “Tutti funzionano per sessioni, per lavori di commissioni che decidono. In aula si va quando c’è da bocciare, approvare o rimandare in commissione con un voto i provvedimenti. In questo parlamento abbiamo un numero di voti che è pari a circa 10 volte il numero di voti che si fanno al parlamento tedesco”.
“Il regolamento è importante anche per dare un’immagine del parlamento”, rimarca Bersani. “In Transatlantico girano migliaia di giornalisti e politici: se ci fosse un parlamento alla tedesca, invece, ci sarebbe un giornalista che sa di agricoltura che sta davanti alla commissione Agricoltura. Così il cittadino percepirebbe che si sta parlando di lui come agricoltore”.
Così invece, conclude Bersani, “viene fuori un’immagine devastante del parlamentarismo”. “Bisogna correggere questi regolamenti: vediamo se da qui a dicembre si corretti”.
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