Berlusconi cade a Zagabria al vertice Ppe, ricoverato a Milano
Silvio Berlusconi è stato ricoverato a Milano dopo una caduta ieri a Zagabria, in Croazia, dove era impegnato nei lavori del congresso del Ppe (Partito popolare europeo).
Il leader di Forza Italia è rientrato con un aereo Fininvest e condotto nell’ospedale San Raffaele di Milano, dove è stato sottoposto a tutti i controlli del caso.
In un primo momento si era temuto che si trattasse di una frattura del femore, ma l’ex premier ha riportato solo un grosso ematoma, come conferma lo staff di Forza Italia. Le stesse fonti hanno sottolineato che non ci sarebbe stato nessun rientro anticipato, come inizialmente sembrava essere emerso.
“Nessuna rottura di femore, clavicole, tibie o ossa varie”, ha rassicurato lo staff. “Nessun rientro urgente, ma il presidente è rientrato come da programma alla fine del congresso del Ppe. La verità è che si tratta di una banalissima contusione. Ma, come sapete, un battito di ali di una farfalla in Cina provoca un uragano in Texas. Il presidente vi saluta e vi augura buon lavoro”.
Berlusconi a Zagabria
In questi giorni si è svolto a Zagabria il Congresso del Ppe che ha eletto come suo presidente Donald Tusk, già presidente del Consiglio europeo. Ieri è stato eletto anche l’azzurro Antonio Tajani come vicepresidente.
Proprio al termine della proclamazione di Tajani, il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che stava uscendo dall’arena di Zagabria, si è concesso ai selfie e nella ressa ha sbattuto.
Una volta ritornato in Italia ieri pomeriggio alle sedici, i medici hanno disposto alcuni accertamenti, dai quali è emerso un ematoma intramuscolare. Non ci sarebbero fratture, secondo quanto apprende l’Ansa da fonti del Ppe.
“Presto torneremo al governo in Italia perché quelli attuali sono incompetenti”, aveva detto Silvio Berlusconi intervenendo al Congresso del Ppe a Zagabria. “Vi porto i saluti dell’Italia dove abbiamo alla maggioranza un governo di sinistra formato dal Pd che è l’ex partito comunista e dai M5S che è movimento populista, entrambi incapaci di governare perché mancano della preparazione, competenze ed esperienza”, aveva attaccato il leader di Forza Italia.