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    Berlusconi “molla” Salvini e apre all’ipotesi di un nuovo governo: “Vale la pena provarci”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 6 Lug. 2020 alle 09:33 Aggiornato il 6 Lug. 2020 alle 09:37

    Berlusconi apre all’ipotesi di un nuovo governo anche senza Salvini

    “Vale la pena almeno di pensarci”: così Berlusconi apre all’ipotesi di un nuovo governo anche senza l’appoggio di Matteo Salvini. Stretto tra il leader della Lega e Giorgia Meloni, il leader di Forza Italia cerca di uscire dall’angolo e prova a riprendersi il centro della scena. D’altronde i sondaggi non sono certo lusinghieri per gli azzurri e le elezioni, che secondo l’ex premier restano “la via maestra”, al momento sembrano l’ipotesi più improbabile anche in caso di caduta del governo Conte bis. Ecco allora che si affaccia l’ipotesi di un governo istituzionale perché, così come dichiarato dal Cavaliere al Giornale: “Fra l’ipotesi di tenerci per altri due o tre anni il governo Conte, con i Cinque Stelle come ‘azionisti di riferimento’ e quella di avere un governo diverso, più autorevole, più credibile in Europa e nel mondo, che faccia una politica adeguata per uscire dalla crisi, che sia più in sintonia con la maggioranza degli italiani, io dico che vale la pena almeno di pensarci”.

    “Mi rendo conto che la strada per le elezioni sia particolarmente difficile – ha aggiunto Berlusconi – sia per le ovvie resistenze del ceto politico, sia per motivi oggettivi legati all’emergenza sanitaria ed economica. Se quindi non fosse possibile andare alle urne in tempi brevi, rimarrebbe il problema di cambiare un governo e una maggioranza oggettivamente inadeguati”. Le prove generali di una grande coalizione di governo con Pd, Italia Viva e, anche parte del M5S, potrebbe già esserci nelle prossime settimane su due temi: l’approvazione del Mes, del quale secondo Berlusconi non si può fare a meno (“Rinunciare al Mes sarebbe un’idea stravagante” ha dichiarato il Cavaliere nei giorni scorsi) e l’intesa su una legge elettorale di tipo proporzionale, che garantirebbe la sopravvivenza di Forza Italia, disinnescando al tempo stesso, le altre due forze di centrodestra, Lega e Fratelli d’Italia.

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    “Noi siamo responsabili verso le istituzioni e verso gli italiani” ha ribadito Berlusconi nell’intervista al Giornale, mentre non sembrerebbe essere un caso il commento del premier Conte di qualche giorno fa in cui ha espresso apprezzamento per il partito di Berlusconi, giudicato al presidente del Consiglio come “il partito di opposizione più responsabile”. Parole che sono state commentate dallo stesso Cavaliere: “Sono lieto che il presidente Conte lo apprezzi, mi piacerebbe però che al di là della cortesia personale la sua maggioranza desse seguito ad un rapporto di vera e non soltanto formale collaborazione con l’opposizione. Fin qui, forse per il veto dei Cinque Stelle, hanno voluto fare tutto da soli. Si potrebbe dire che questa maggioranza è troppo debole per accettare la nostra collaborazione. Ma così si fa il male degli italiani”.

    Chi non vuole sentire parlare di accordi di governo con Pd e 5 Stelle è ovviamente il leader della Lega Matteo Salvini, che ha dichiarato: “No, i dibattiti surreali sulla legge elettorale, sul Mes e sui giochini non mi appassionano. E sono sicuro che il centrodestra sarà compatto”. L’ex ministro dell’Interno ha ribadito che la “via maestra è il voto” aggiungendo di non avere paura di accordi alle sue spalle: “Non temo un’intesa Fi-Pd-5S su legge elettorale e Mes, ma i cantieri fermi sulle autostrade, che fanno perdere ore ai cittadini in coda e le cartelle in partenza da Equitalia”.

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